La Guida - L'informazione quotidiana in Cuneo e provincia

Domenica 22 dicembre 2024

Accedi a LaGuida.it per leggere il giornale completo.

Non hai un accesso? Abbonati facilmente qui.

Lo sviluppo da cibo sacro a cibo marginale di oggi

“Storia del pane”: ritratto culturale di un protagonista della civiltà gastronomica occidentale

La Guida - Lo sviluppo da cibo sacro a cibo marginale di oggi

Se Feuerbach definiva l’uomo “mangiatore di grano e di pane”, è lecito approfondire la storia di questo alimento “protagonista dell’universo gastronomico della civiltà occidentale”. È una ricerca che apre finestre inattese su argomenti che l’autore mette in evidenza per sottolineare la necessità di riflettere su quanto ha significato nei millenni quel grumo di farina lievitata.

La quotidiana frequentazione ha reso il pane un cibo principe eppure sottovalutato sulle tavole di oggi. Ridare dignità al pane è uno dei meriti del saggio insieme alla consapevolezza che “l’età del pane” è passata.

Definiti i confini della ricerca al pane lievitato, l’autore constata l’impossibilità di stabilire tempo e luogo della sua invenzione. È un “processo nebuloso” quello che ha condotto alla produzione, intreccio di fattori chimici e fisici, sociali ed economici.

Di certo la storia del pane è storia culturale già quando stringe relazione stretta con la rivoluzione agricola del Neolitico. Per fare il pane serve la farina, cioè la coltivazione, la stanzialità, quindi la nascita di comunità. Vero che, dice l’autore, la recente ricerca parla dell’alimentazione dell’Homo sapiens già comprendente cibi con farine, ma la grande svolta avviene con l’agricoltura e ciò che ne consegue.

Questa rivoluzione favorisce la nascita di comunità, di un centro di potere organizzatore della vita, quindi di una stratificazione sociale fondata su possesso e controllo degli alimenti. Storia antica che risuona ancora nel mondo contemporaneo.

Nello sviluppo delle civiltà, il pane si trova caricato di una forte valenza simbolica. Il riferimento ai testi evangelici è ovvio, ma l’autore rimanda anche al poema di Gilgamesh, all’antico Egitto, alla mitologia greca. Più avanti nel tempo il pane ha sapore politico. Diventa parola d’ordine delle rivolte contadine nella Francia medioevale, assieme alle rose, slogan per le rivendicazioni femminili in Inghilterra.

Nell’età moderna il pane cambia colore da nero diventa bianco, simbolo di una borghesia che, nel colore, si distingue anche a tavola dai ceti più umili. Si arriva poi al pane industriale figlio di esigenze economiche e sociali, di un mondo che non ha più tempo per attendere la lievitazione e deve ottimizzare i passaggi di produzione e commercializzazione. La constatazione della “crisi del pane” fa tutt’uno con la nascita di una cultura globalizzata che ha trasformato le abitudini alimentari, senza appianare i divari economici, anzi portando le ingiustizie sociali a livello mondiale.

Storia del pane

di Gabriele Rosso

Editrice Il Saggiatore

euro 17

Categorie
Temi

La Guida - testata d’informazione in Cuneo e provincia

Direttore responsabile Ezio Bernardi / Editrice LGEditoriale s.r.l. / Concessionaria per la pubblicità Media L.G. s.r.l.

Sede legale: via Antonio Bono, 5 - 12100 Cuneo / 0171 447111 / info@laguida.it / C.F. e P.IVA: 03505070049
Aut. Tribunale di Cuneo del 31-05-1948 n.12. Iscrizione ROC n. 23765 del 26-08-2013

La Guida percepisce i contributi pubblici all’editoria previsti dalle leggi nazionali e regionali.
La Guida, tramite la Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Privacy Policy Amministrazione trasparente