È bello dopo aver visto una mostra poter affermare: mi ha lasciato un messaggio! E quella in corso a Torino fino al 9 dicembre “Sergio Unia. In ascolto” ospitata a Palazzo Madama nella cornice davvero affascinante del giardino botanico medioevale di messaggi ne trasmette più di uno. “
Ci lascia il valore dell’attenzione al dettaglio, della cura senza clamore, le opere in mostra ci portano a guardare alla gentilezza, trasmettono il passaggio tra una generazione e l’altra, perché non dobbiamo dimenticare le nostre radici e dobbiamo usare le ali per guardare al domani”. La riflessione è di Maura Anfossi, del Consiglio generale Fondazione CRC, uno degli enti promotori dell’esposizione con la Fondazione Torino Musei. Tredici sculture in bronzo sparse in vari angoli del giardino che diventa esso stesso parte dell’installazione in un percorso sorprendente che condivide le radici culturali e che trova una eco particolare tra le foglie.
La scelta delle opere da esporre, ha ricordato, Paola Ruffino (conservatore tessuti ed etnografia Palazzo Madama), mercoledì mattina durante l’anteprima della mostra è stata compiuta in comune con il maestro monregalese Unia in modo da far emergere vari momenti: l’infanzia e i suoi giochi; l’adolescenza con i suoi momenti inquieti e il rapporto con l’antico molto evidenti in alcune opere ma sottointese in tutte le opere dello scultore. Un artista profondo che scopre nei volti l’essenza della vita. È lui a confidare che ha sempre “cercato di essere un testimone del mio tempo non dimenticando il passato, tutto quello che accade: la guerra, la violenza, la poesia, l’amore, la natività tutto ciò che colpisce le popolazioni sono stati i temi ai quali sono stato affascinato e ho sempre seguito in tutto il periodo della mia vita che ho dedicato all’arte. Desidero testimoniare le emozioni che ricevo nel bene e nel male nella società nella quale vivo”.
La location e il periodo di esposizione sono state pensate per coinvolgere un maggior numero di visitatori. Giovanni Carlo Federico Villa, direttore Palazzo Madama ha rimarcato: “questo luogo è un gioiello nel cuore di Torino, il giardino botanico di Palazzo Madama si pone in dialogo con le opere per mettere al centro uomo e natura”. La prossima settimana a Torino ci sarà Artissima, la principale fiera d’arte contemporanea in Italia, che richiama appassionati da tutta Europa, un pubblico che potrà essere interessato anche a scoprire le opere di Unia.
E per mantenere forte il legame con le origini dell’artista, i residenti della Provincia di Cuneo avranno l’ingresso gratuito alla mostra (con carta di identità).