Nino Haratischwili è nata a Tbilisi, in Georgia, nel 1983, oggi vive a Berlino. Scrittrice, drammaturga e regista teatrale, ha appena vinto la XIV edizione del Premio Lattes Grinzane 2024. I suoi romanzi, tra cui L’ottava vita e La luce che manca, sono stati tradotti in venticinque lingue e hanno scalato le classifiche internazionali ottenendo riconoscimenti prestigiosi. Ora viene premiata per l’ultima sua fatica che “La gatta e il generale” che è una storia sorprendente e un libro davvero da leggere. Ispirandosi ad Anna Politkovskaja la vicenda va a scavare sotto le macerie dell’impero sovietico. Nel dicembre del 1994, una truppa delle forze armate della Federazione Russa è in un villaggio musulmano del Caucaso per fermare i separatisti ceceni. Da quelle montagne dove i clan la fanno da padroni e la guerra minaccia di schiacciare ogni speranza di libertà, la 17enne Nura, bellissima e piena di vita sogna di fuggire verso un mondo davvero libero. Ma davanti a un giovane soldato incantato dalla sua bellezza, la ragazza cecena è vittima di una feroce violenza. Vent’anno dopo quel soldato idealista e sognatore, che si rifugiava nella letteratura è diventato il Generale potente, duro e arrivista. Nella finta democrazia russa si è arricchito e sembra poter fare tutto quello che gli passa per la mente. Ma l’immagine di quella notte continua a tormentarlo fino a quando conosce la Gatta, nome d’arte di un’attrice di origine georgiana che risveglia in lui l’immagine di Nura.
Con uno stile asciutto ma vivido, carico di tensione ed emozione, Nino Haratischwili racconta una storia di due popoli, della Georgia e della Cecenia, del loro desiderio di pace e di riscatto, ma anche della tensione che vive in ognuno di noi tra desiderio di giustizia e ambizioni personali, tra voglia di emergere e senso di solidarietà.
La gatta e il generale
di Nino Haratischwili
Marsilio
euro 24