In attesa dell’apertura al grande pubblico, Cascina Vecchia di San Rocco Castagnaretta ha aperto porte e portoni ai commissari di una Commissione consiliare dedicata, espressamente richiesta dai consiglieri del gruppo Indipendenti, che chiedevano di poter fare un’ispezione all’interno dei locali.
Così è stato e i consiglieri hanno potuto entrare all’interno del complesso, costituito da due edifici separati e un ampio cortile interno. I lavori di recupero sono conclusi, almeno quelli che erano a carico dell’Amministrazione, finanziati con 2 milioni e 255 mila euro di fondi statali del Bando Periferie, di cui l’intervento fa parte, e ulteriori 250.000 euro di risorse del Comune.
L’edificio più antico, e di maggior pregio dal punto di vista storico, è una vecchia cascina di metà 1400, unico esempio in città di architettura rurale dell’epoca, e ospiterà un museo. Quello antistante invece risale al 1700, è dotato di un ampio portico e ospiterà al piano terra un locale per la ristorazione e al primo piano una sala polivalente per convegni, eventi e incontri. Qui restano da realizzare gli interventi sui locali interni, come pavimentazioni e finiture, che il bando per la gestione prevedeva sarebbero stati a carico del soggetto vincitore, in modo da permettere la personalizzazione a seconda del tipo di attività ospitata.
Ad aggiudicarsi il bando un raggruppamento di imprese, con Open Baladin srl capogruppo, affiancata da MEG Mercato Enogastronomico di Ceva e società cooperativa Sant’Onorato di Cuneo. Dopo diversi mesi di ritardo del cantiere, a lungo bloccato e ritardato anche da Covid e sue conseguenze, il Comune ha consegnato a maggio di quest’anno le chiavi ai gestori, che ora concluderanno le lavorazioni interne, per poi avviare l’attività, anche se ancora non c’è una data precisa.