L’abitato di Borgo San Dalmazzo è dominato e protetto dalla rassicurante presenza del Santuario di Monserrato, “luogo del cuore” per tanti borgarini e non solo. Sulla collina che domina l’abitato, chiamata nei documenti del Cinquecento “montagna di Santa Croce”, erano collocate una grande croce e una cappella, probabilmente affidate alla cura della Confraternita di Santa Croce posta in centro paese. Il primo documento storico che attesta l’esistenza di un luogo di culto posto su quest’altura porta la data del 1651. La collina, che all’epoca doveva presentarsi aspra e boscosa, ha probabilmente ottenuto la denominazione ancora oggi in uso per analogia con il territorio catalano ove sorge il monastero benedettino di Montserrat.
Già alla fine del 17° secolo erano molti i pellegrini ed eremiti che salivano fino alla cappella. Nel libro dei conti del 1795 è ricordata una “statua antica”, da identificare con la piccola scultura lignea di fine Quattrocento oggi conservata al Museo dell’Abbazia. Dopo l’occupazione napoleonica fu costruito il campanile e la chiesa fu circondata dal portico. La facciata è interamente occupata da un grande affresco con la scena della Crocifissione, probabilmente un rimando al culto primitivo di questo luogo. L’interno ad aula unica fu decorato dai pittori Tonello e Agnese di Caraglio tra 1873 e 1874 con affreschi di soggetto mariano, storie dell’Infanzia di Cristo e della vita della Vergine. Ai lati dell’altar maggiore sono dipinte a monocromo le figure di San Dalmazzo e San Benedetto.
Nel 2008 è nata l’Associazione Santuario di Monserrato che ha stipulato una convenzione con il Comune di Borgo San Dalmazzo, ottenendo l’incarico di valorizzare e tutelare l’edificio, assicurando l’apertura dell’edificio sacro, provvedendo alla manutenzione ordinaria e promuovendo iniziative nel campo culturale, artistico e associativo. L’Associazione ha provveduto al ripristino del grande dipinto della Crocifissione in facciata, all’intero rifacimento del tetto, alla tinteggiatura esterna e alla sistemazione del porticato compresa una illuminazione artistica. Qualche mese fa è stato completato anche il restauro del campanile.
In questi ultimi anni il Santuario è diventato un luogo in cui persone (adulti e bambini) hanno potuto partecipare a svariate iniziative culturali oltre che a molteplici laboratori per imparare, creare e sperimentare, in uno spazio dove arte, cultura e fede si incontrano e si intrecciano.
Il sogno dei volontari è di far crescere Monserrato come spazio culturale, ricreativo e di incontro, aperto a tutti i cittadini. Una “sala a cielo aperto” per spettacoli, concerti e convegni, con una programmazione rivolta a tanti pubblici diversi.