“Dare all’intelligenza artificiale la colpa della desertificazione commerciale è facile quanto sbagliato, non si fa altro che cercare una scusa per nascondere la situazione reale, che ci dice semplicemente che il mercato oggi è cambiato. Anche Amazon e Apple stanno riaprendo degli spazi fisici di commercio. Serve ottimismo, dobbiamo utilizzare l’intelligenza artificiale a nostro vantaggio per migliorare le nostre vite, nella consapevolezza che la realtà, per quanto imperfetta, è ancora l’unico posto dove si può andare a bere un buon caffè”.
È uno dei passaggi finali della relazione con la quale il presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Cuneo, Luca Chiapella, ha chiuso oggi – venerdì 11 ottobre – nella sala Sant’Agostino di Palazzo Righini a Fossano la settima edizione della convention di sistema, dal titolo intelligenza artificiale e digital presence / artificialMente / Il confine incerto tra reale e digitale nelle innovazioni tecnologiche”. Una relazione che ha sottolineato come l’intelligenza artificiale non sia una minaccia, ma una risorsa che può essere sfruttata per affrontare i cambiamenti del mercato e migliorare i servizi, anche quelli più tradizionali come il commercio di prossimità. Spunti avvalorati anche dagli interventi di Massimo Giordani (Innovation manager e presidente dell’Associazione italiana sviluppo marketing) e Davide Borra (Innovator manager, fondatore e direttore della No Real Interactive), protagonisti della successiva tavola rotonda che ha portato una ventata di ottimismo e un invito ad abbracciare l’innovazione in modo proattivo, sottolineando l’importanza di bilanciare il digitale e il fisico anche e soprattutto nel commercio moderno.
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