Ultima giornata di lezioni alla Summer School del Cespec in corso di svolgimento a Cuneo. Nella mattinata di oggi (venerdì 20 settembre) al Rondò dei Talenti Carola Barbero (Università di Torino) apre la giornata con “La filosofia della letteratura tra finzione e realtà”; alle 12 l’intervento di Raffaello Palumbo Mosca (Università di Torino) con “Neorealismo involontario”, deformazione onirica e suggestioni teologiche: confronto con Giuseppe Berto. Nel pomeriggio, dalle 15.30, spazio a Luis Pulcinella (Università Ca’ Foscari di Venezia) con “Dal dettaglio al labirinto: il ruolo degli oggetti in infinite jest e underworld”; Fabio Mezzapesa (Università di Macerata) con “Il paradosso del rapporto col doppio, tra letteratura e ontologia” e Céline Flécheux (Université Paris VIII) con “Horizon et atmosphère” (intervento in lingua francese). La Summer School terminerà a Cuneo domani (sabato 21 settembre): dalle 10, presso il Liceo Pellico-Peano (corso Giolitti, 11), sono in programma una serie di lezioni dialogate con gli studenti alla presenza di Alessandro De Cesaris (Université de Fribourg/Collège des Bernardins, direttore scientifico della Summer School) e Jacopo Bodini (Université de Lyon 3 Jean Moulin). Il programma completo della Summer 2024 è disponibile sul sito Internet www.cespec.it e sulla pagina Facebook, dove saranno pubblicate le relazioni di tutte le sessioni. Gli incontri sono aperti al pubblico.
Ieri (giovedì 19 settembre) la Summer School ha vissuto il suo secondo incontro serale, svoltosi presso il Rondò dei Talenti. Protagonista lo scrittore e sceneggiatore Andrea Piva, che ha intrattenuto gli appassionati di lettura e non solo a partire dal suo ultimo romanzo “La ragazza eterna” (Bompiani, 2024), selezionato per il Premio Strega. In una discussione con i prof. Raffaello Palumbo Mosca e Francesco Parisi, Piva nel descrivere genesi e sviluppo del proprio lavoro, incentrato su una grande storia d’amore, ha saputo raccontare un viaggio dentro la psiche umana, le sue sofferenze ma anche le sue possibilità di apertura, condivisione, generazione di nuovi universi. È un romanzo sociale che, nel raccontare la desacralizzazione della vita contemporanea, mette in scena la nostra commedia umana con irresistibile umorismo.