I suoni della tradizione sarda utilizzati per creare un ponte tra questa tradizione e le sonorità orchestrali moderne. Allo stesso tempo, la forte volontà di mantenere una propria identità espressiva che empatizzi con le immagini e le carichi di forza emotiva. Questi sono gli obiettivi che hanno guidato il compositore bovesano Lorenzo Subrizi nella realizzazione della colonna sonori di “Fuochi”, opera prima del registra marchigiano Ruben Gagliardini e che vedrà la sua premiére venerdì 13 settembre al teatro “Litta” di Milano. L’opera sarà in concorso nella categoria “New talent, opera prima” all’interno del festival “Visioni dal Mondo”.
“Il documentario – racconta il musicista – affronta il rapporto primordiale tra l’uomo e il fuoco. Un coro di voci ambientato in Sardegna dove il paesaggio sempre più arido è emblematico per capire i catastrofici incendi che devastano sempre più spesso l’Italia”. Un lavoro fatto di ricerca sul campo da parte di Gagliardini che, accanto ai Vigili del Fuoco e al Corpo Forestale dell’oristanese, ha vissuto l’incredibile potenza distruttiva degli incendi.
In questo contesto si inserisce l’arte di Subrizi che unisce la musica originale orchestrale da lui composta a brani del repertorio tradizionale dei Tenores di Neoneli (gruppo storico fondato nel 1976 da Tonino Cau) e del Coro Città di Ozieri.
A fare da tramite fra compositore e regista, la scrittrice Monica Pais, autrice del libro “L’incendio del bosco grande” da cui è nata la favola sinfonica omonima realizzata dallo stesso Subrizi.
Il pubblico potrà vedere il film a partire dal 22 settembre sulla piattaforma Zalab View e in alcuni cinema in tutta Italia. Il disco della colonna sonora prodotto da Subrizi e Erik Bosio sarà disponibili sulle piattaforme digitali il prossimo 4 ottobre.
Foto di Enzo Fornione