Il 30 agosto di 163 anni fa è il giorno che ha consegnato alla storia della montagna (e non solo) la prima ascesa sulla vetta del Monviso, a quota 3.841 metri. A compierla con successo furono William Mathews, Frederick Jacomb, Jean-Baptiste Croz e Michel Croz: era il 1861. Mathews, Michel Croz e i signori Bonney e Hawkshaw, per la verità, avevano fatto un altro tentativo l’anno precedente, ma il progetto era fallito a causa del maltempo.
La comitiva partì dalla frazione Castello di Pontechianale, ai 1.605 metri in valle Varaita, il 29 agosto, preferita rispetto al più elevato Pian del Re, ai 2.020 metri della Valle Po, in quanto allora la strada terminava molto più in basso al paese di Crissolo e inoltre il versante della Valle Varaita permetteva di aggirare completamente il delicato colle delle Sagnette (a quota 2.991 metri). Dopo aver imboccato a nord-est il vallone di Vallanta i quattro deviarono presso i Laghi delle Forciolline e pernottarono poco lontano dall’attuale bivacco Boarelli per poi partire l’indomani prima dell’alba, per conquistare la vetta alle 9.20, dopo essere passati sotto il colle delle Sagnette e scalato la parete Sud.
La loro impresa è stata messa in dubbio dallo studioso francese Olivier Joseph che dimostrò come la cima del monte fosse stata molto probabilmente raggiunta oltre un secolo prima, nel corso delle operazioni topografiche di rilevamento dei territori del Delfinato organizzati dallo Stato Maggiore francese nel 1751.