Tra i tanti gioielli storico-architettonici che si possono ammirare nella Valle Stura, una visita meritano sicuramente l’abitato di Roccasparvera e le sue frazioni. Nel concentrico del paese una tappa fissa è la Confraternita seicentesca di San Sebastiano decorata all’interno con pitture legate al culto dei Santi e l’organo Settecentesco collocato sulla tribuna in controfacciata. Di fianco la parrocchia di Sant’Antonio Abate con il suo abside semicircolare, la facciata da poco restaurata e il bellissimo portale con intagli barocchi. Senza dimenticare il Santuario della Madonna delle Grazie. La cappella costruita nel 1707 e ampliata nel 1877 con un porticato che la circonda interamente per permettere la recita delle preghiere e il ricovero dei pellegrini, all’interno presenta grandi ovali dipinti con le “Storie della vita della Vergine”.
La storia antica del paese è testimoniata anche dalle rovine della Porta Bolleris, ultima “sopravvisuta” delle mura di fortificazioni e dalla via dei Bolleris, il sentiero panoramico che porta ai ruderi del castello, una facile passeggiata adatta a bambini e adulti. Per i più sportivi ci sono le tante attività sul fiume Stura, solcato da canoe e gommoni, con arrivo sul lago artificiale (centro paese) e le possibili escursioni sui numerosi sentieri costruiti dagli abitanti di un tempo a colpi di vanga e di piccone per collegare i borghi montani. Interessante è anche la frazione di Castelletto, luogo di transito di viandanti e pellegrini per Compostela, con l’antico percorso segnalato da una grande conchiglia in acciaio. Sempre a Castelletto vi è un ostello dedicato al pernottamento di pellegrini e visitatori posto accanto ad una piccola chiesetta ricca di storia, dedicata a San Maurizio. Per gli amanti delle passeggiate la zona ideale è Piano Quinto, con i suoi sentieri che si inerpicano verso il Monte Croce e la chiesetta dedicata a San Anna e San Gioacchino costruita dai frazionisti.