Il percorso
Se cerchi un panorama grandioso la Cima Cars, 2.204 m, è quello che fa per te! La quota non è elevata ma il libero affaccio sulla pianura permette di far correre la vista dalle Marittime alle Alpi centrali da un lato e dall’altra sulle Liguri. La montagna si eleva nella parte mediana della lunga displuviale tra le valli Pesio ed Ellero. Su quest’ultimo versante presenta una spettacolare parete alta circa 600 metri percorsa da impegnativi itinerari di arrampicata. La Valle Ellero offre anche la più breve via di salita al Cars (750 m di dislivello). Il sentiero (segnalato da una palina) parte a quota 1.506 della strada per Pian Marchisa, raggiunge il rifugio Comino e il Casino del Cars unendosi all’itinerario descritto di seguito. L’anello escursionistico proposto si svolge in buona parte all’interno del Parco naturale Marguareis.
Come arrivare
Da Cuneo o Mondovì si raggiunge Chiusa Pesio e si prosegue in direzione della Certosa di Pesio. Raggiunto il parcheggio nei pressi della Certosa tenere la destra per arrivare a Madonna d’Ardua.
L’itinerario
Dal parcheggio di Madonna d’Ardua (914 m) si attraversa il ponte sul Pesio e si raggiunge in pochi minuti a piedi la strada Certosa – Pian delle Gorre nei pressi del casotto di sorveglianza del Parco e dell’area attrezzata Ardua (fontana). Sulla sinistra della rotabile si stacca il sentiero (indicazioni Gias del Pari Soprano) che sale in direzione sud e poi si insinua attraverso i boschi del Vallone dei Pari. A quota 1.270 si incontra il Gias di Mezzo del Pari dal quale si raggiunge l’impluvio del vallone. Il percorso sale ripido e poi scartando a sinistra porta sulla Serra del Pari che si affaccia sul Vallone del Cavallo. In pochi minuti si arriva a un bivio segnalato da una palina (Vallone del Cavallo – Baus d’ Lula) e al Gias soprano del Pari 1592 m (fontana). Alle indicazioni tenendo la destra, in leggera discesa, si guadagna “La Valletta” alla base del versante nord della Punta Pellerina. La salita riprende in destra orografica e seguendo il dosso erboso (sentiero poco evidente) si sbuca sullo spartiacque Pesio – Ellero e ai ruderi del Casino del Cars (1.864 m, pilone di pietre a secco e indicazioni) con un bel colpo d’occhio sul Mondolè. Poco a valle sorge il rifugio Sandro Comino.
L’itinerario volge ora a destra (Sud-Ovest) regalando una piacevole vista su Pian Marchisa, il Mongioie e la Cima delle Saline. Si attraversa quindi un pascolo e poi s’inerpica tra erba e roccette (tacche) sbucando sul ripiano erboso del “Carset” che si attraversa in leggera discesa e fino a passare nei pressi dei resti di un recinto in pietra a secco di un vecchio gias (sulla sinistra). Ci si dirige quindi a mezzacosta verso sinistra alla base dell’ombrosa conca carsica denominata “Gavi del Cars”. Il percorso si eleva tra le rocce, supera un breve pianoro e guadagna un bivio presso un masso. Si segue l’indicazione “Cars” scritta con la vernice rossa a sinistra e si lascia il sentiero principale (cartello segnaletico) diretto alla Pellerina. Si progredisce seguendo la traccia che svolta a sinistra (verso est) e raggiunge il crinale da cui si scorgono due croci. Si punta a quella più elevata da dove o direttamente per la traccia (tacche bianco-rosse) tra mirtilli e rododendri o con un percorso leggermente più lungo ma più dolce si guadagna la cresta. Si cammina in direzione nord (destra) sul filo di cresta panoramicissimo e si giunge alla Cima Cars segnalata da una targa di pietra applicata su un’ardita lama di roccia.
L’itinerario continua tra roccette (tacche bianco-rosse) e poi inizia a perdere quota tra pascoli sul versante Valle Pesio. Aiutano a tenere la direzione, perché il sentiero a tratti scompare, le tacche e alcuni paletti colorati in testa di bianco e rosso. Intercettato il tracciato che arriva dal Colletto Pellerina lo si imbocca verso sinistra raggiungendo un colletto (1.905 m). Da questo si inizia perdere quota direttamente e poi con un lungo traverso che porta al Gias soprano Serpentera (1.798 m). La discesa porta al Gias Madonna (1.552 m) dopo il quale il sentiero si immerge nel bosco sbucando al bucolico Pian del Creus (1.290 m) che offre una suggestiva vista sull’ardita Punta Labiaia Mirauda. Dopo un tratto pianeggiante e il passaggio a fianco di una profonda dolina si perde rapidamente quota fino alla strada ex militare che porta al Pian delle Gorre. Seguendo la strada asfaltata verso valle in poco meno di due chilometri si chiude l’anello.
Tipo percorso: sentiero ad anello.
Quota partenza: 914 m.
Dislivello in salita totale: 1.300 m circa.
Distanza totale: 17 km circa.
Tempo di percorrenza: 3,45/4,15 ore.
Grado di difficoltà: E.