È possibile scoprire la bellezza della collina vignolina, coi suoi boschi e i panorami, seguendo i sentieri. Uno di questi, di facile percorrenza, tocca una serie di panchine artigianali in legno create da abitanti del posto in luoghi caratteristici, in genere molto panoramici e suggestivi. Si può partire dalla più nota del luogo: la panchina gigante rossa e verde del circuito Big bench community project, installata nel 2020 dal Comune di Vignolo nei pressi del santuario di San Maurizio. Da qui si gode una splendida vista che spazia dalla pianura fino alla montagna, immersi nei colori del bosco circostante.
Spicca sulla collina verde il biancore della piccola cappella di San Costanzo con il suo campanile in facciata. Lì vicino è stata posizionata la cosiddetta panchina del ricordo e della memoria. Sono incise le parole di Anna Frank: “Quello che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo”. Scendendo verso l’imbocco del sentiero di Petinmenin, si può scorgere un piccolo sgabello con la rappresentazione del protagonista della storia. Imboccando via Tetto Giordano si può raggiungere in pochi minuti la radura del silenzio: un luogo ampio, in mezzo al bosco, spesso usato per il deposito provvisorio di legname. Qui è presente una grande scultura in legno, un castagno ormai secco, nella cui cavità è stata ricavata una nicchia per posizionare una piccola statua di Maria, denominata Madonna del silenzio. È presente anche una piccola campana, il cui rintocco giunge lontano.
Nei pressi Giuseppe Tomatis ha realizzato una panchina in legno di castagno. Chiunque può fermarsi, riposare, godere della sensazione del silenzio e dei soli rumori della natura. Dopo una ventina di minuti di cammino, si arriva a Tetto Giordano, borgata abitata fino agli anni Sessanta, ora solo con case abbandonate. Si entra nel cosiddetto bosco dell’Impero, soprattutto di conifere. In una curva della strada ci si imbatte in un’altra panchina contraddistinta da un arcobaleno: è la cosiddetta panchina della pace, realizzata a marzo 2022 dopo lo scoppio della guerra in Ucraina dal vignolino Giovanni Serra con l’aiuto di Giovanni Ghibaudo.
Dopo la borgata Tetto Giordano, si continua lungo un sentiero seguendo le indicazioni per “il respiro del drago”. Si incontra il memoriale di Veronica Bagnis, ragazza prematuramente scomparsa, la cui famiglia ha realizzato un’area con tavolo e sedie. In una decina di minuti si raggiunge il luogo panoramico in cui Giovanni Serra nel gennaio 2022 ha installato la panchina della gentilezza, che ne ricorda la giornata mondiale (13 novembre). “La gentilezza è come la neve: abbellisce tutto ciò che ricopre”. Tornando, si imbocca nuovamente la strada che da Tetto Giordano conduce a Vignolo dalla strada del cimitero. Prima di arrivare al paese, passando per la borgata di Narbona Soprana, si può sostare sulla panchina dell’amicizia, ancora di Giovanni Serra. Anche da questo luogo si gode di una bella vista verso la pianura.