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Lunedì 25 novembre 2024

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Sentieri di Brossasco, cinque proposte per escursioni a piedi e mountain bike

Tra i percorsi rimessi in sesto dai volontari l’anello di San Mauro, il giro delle borgate e della Marmorera, i due anelli di San Michele e il sentiero di Piero

La Guida - Sentieri di Brossasco, cinque proposte per escursioni a piedi e mountain bike

Nei primi mesi del 2024, a Brossasco ha visto la luce un nuovo percorso per escursionisti e amanti della mountain bike: è l’Anello di San Mauro, che dall’abitato di Brossasco conduce all’omonima borgata e alla sovrastante zona della Duranda.
Il sentiero è indicato in arancione nelle nuove postazioni informative in piazza della Libertà e in piazza Chiari: è il quinto percorso rimesso in sesto in pochi anni dai volontari dell’associazione Sentieri di Brossasco.

L’anello di San Mauro

Il tragitto, di 12,5 km e dislivello di circa 600 metri, può essere percorso in circa tre ore e si sviluppa all’interno del Comune di Brossasco, pur raggiungendo i confini di Venasca e Busca. “L’itinerario – spiega il presidente dei volontari Ugo Rinaudo – è particolarmente indicato per la stagione estiva, perché ombreggiato e ricco di vegetazione: superato il ponte si attraversano le borgate Picchi Inferiori, Meira Dufin, Vacot, Caiot superiore, San Mauro, Duranda e, con un piccolo anello, il pianoro dell’arbu sulet: il percorso di salita è interamente percorribile anche in mountain bike e presenta brevi tratti tecnici, mentre la discesa è un single track di difficoltà intermedia fruibile da quasi tutti”. La seconda metà del tragitto attraversa le borgate Meire Belmondo (“Bermunt”), Caiot inferiore, Papa, raggiunge la chiesetta di Madonna di Caravaggio, tocca il borgo di Meira Lemma e ritorna in paese. “Particolarmente degna di nota, durante la discesa, – segnala Rinaudo – è la presenza di lunghi tratti di strada lastricati in pietra a mano dagli operosi abitanti delle borgate a cavallo tra Seicento e Settecento, testimonianze che hanno superato il passare dei secoli”.

Il giro delle borgate

Il giro delle borgate, di 7 km e 400 metri di dislivello, è contraddistinto dal colore rosso sui pannelli segnaletici: “Si tratta – spiega Rinaudo – del primo sentiero di Brossasco che abbiamo rimesso in sesto nel 2021: è più breve e meno impegnativo dell’anello di San Mauro, ma può dare soddisfazioni ai camminatori e ai bikers, con alcuni tratti di salita impegnativi. Può essere percorso in circa due ore.
Seguendo la segnaletica si risale in via Castello e si abbandona l’asfalto per dirigersi al versante esposto al sole del vallone di Brossasco, dove sorgono varie borgate storiche, alcune disabitate e altre ancora popolate da alcune famiglie: si attraversano, tra le altre, Castello, Varetto, Dovetta Inferiore e Superiore, Bruna e Maiol, da dove si può deviare dal tracciato e raggiungere il santuario di Santa Lucia nel territorio del Comune di Venasca”. L’ultima borgata del tragitto è Marauda Superiore: di qui, si prosegue sull’antica via di collegamento tra Venasca e Brossasco fino a tornare in paese.

Il giro della Marmorera

Prendendo le mosse dalla prima parte del percorso delle borgate si può anche percorrere la variante indicata con il colore blu, nota come “giro della Marmorera”, di 9 km e 450 metri di dislivello. “Rispetto al giro delle borgate – spiega Rinaudo – il cammino della Marmorera offre scorci panoramici più suggestivi, soprattutto nel tratto in cui si sale verso la cresta”. A dare il nome al tracciato è la vecchia cava abbandonata: il marmo di Brossasco, scrive lo storico locale Aldo Molinengo, “veniva già ricercato e usato fin dall’epoca romana, e ha continuato ad essere estratto fino al Settecento. In una pubblicazione di inizio Ottocento è stata stimata un’estrazione totale per 7.000 metri cubi: una stima, forse, inferiore alla realtà”. Raggiunta la cresta, al confine tra Brossasco e Isasca, si incontra il pilone Tonda, poi ha inizio una discesa tecnica particolarmente indicata per le mountain bike che conduce fino a borgata Bricco. Infine, l’anello si chiude con il rientro in paese. La durata media complessiva è di tre ore.

Gli anelli di San Michele e il sentiero di Piero

Per chi già ha buona dimestichezza con la mountain bike e con camminate un po’ più impegnative, i due anelli contraddistinti dal colore viola sono senz’altro i tracciati più tecnici e sfidanti del circondario brossaschese. Entrambi i tragitti possono essere percorsi in circa tre ore, hanno una lunghezza di circa 11 km e presentano un dislivello che si aggira tra i 450 e i 500 metri. Il primo tratto è comune, e da borgata Costabella di Brossasco segue la via vecchia della valle Varaita fino a borgata Chiaronto, per poi salire fino a Sant’Eusebio di Melle.
Proseguendo, si raggiunge il tratto segnalato in giallo che conduce alla cappella di San Michele: si tratta del “sentiero di Piero”, costeggiato da betulle e castagni, e intitolato al ricordo del benefattore Piero Bussi (morto di Covid nel 2020). “Abbiamo realizzato questo breve percorso – spiega Rinaudo – con l’aiuto dei volontari della Pro Loco di Melle, che hanno voluto aiutarci a far memoria del loro concittadino: negli anni, Piero Bussi si è preso cura della cappella di San Michele consolidando i muri di sostegno, mantenendo in sesto il fabbricato e avvolgendo con il muro a secco con provvidenziali cordoni d’acciaio”. La cappella, oltre a dare il nome ai due anelli, segna anche la biforcazione dei tragitti: per chi cerca una discesa particolarmente tecnica e impegnativa, riservata ai ciclisti esperti e agli amanti delle escursioni in montagna, si può mantenere la sinistra e costeggiare il bacino della centrale idroelettrica di Brossasco fino a borgata Costabella (“discesa Basin”); in alternativa, è possibile ridiscendere dalla cappella mantenendo la destra e imboccare la discesa Riduira, molto accessibile agli escursionisti e classificata con una difficoltà intermedia per i bikers.

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