Da domenica 30 giugno a San Maurizio di Frassino ha apertoi battenti un nuovo museo etnografico dedicato alla storia del toumin dal Mêl e all’antica professione itinerante degli arrotini. Il centro espositivo vedrà la luce in località Lou Norou, nei locali delle ex scuole elementari della frazione. L’iniziativa è realizzata dall’associazione San Maurizio, con contributi del Comune di Frassino e della Fondazione della Cassa di Risparmio di Saluzzo.
“Si tratta – spiega il presidente dell’associazione San Maurizio, Gianpiero Boschero – di un ulteriore passo per far conoscere a tutti le tradizioni, i lavori e le antiche usanze della valle Varaita: a Sampeyre è già presente un bel museo etnografico con cui non vogliamo certo rivaleggiare, ma con cui anzi intendiamo instaurare un rapporto di proficua collaborazione. Vista la località, non potevamo non dedicare uno spazio alle origini del toumin dal Mêl: benché il suo nome sia indissolubilmente legato a Melle, è proprio a San Maurizio che questo formaggio così amato ha visto la luce intorno al 1895. Non c’è alcuna rivalità con il Comune vicino: Melle era il mercato in cui veniva smerciato dai contadini che lo producevano, grazie a quella piazza il toumin ha raggiunto la fama di cui gode attualmente. Noi di San Maurizio, però, siamo particolarmente orgogliosi di esserne, a tutti gli effetti, gli inventori. Per quanto invece riguarda il mondo degli arrotini, questo museo rappresenta una preziosa occasione per scoprire una storia sommersa e quanto mai affascinante: benché umile, questa professione ambulante era altamente specializzata, al punto che la Francia e l’Algeria erano tutte servite da arrotini della valle Varaita, così come varie città italiane. Abbiamo recuperato e restaurato tutti i loro tipici strumenti di lavoro, esplorandone le denominazioni in occitano, abbiamo documentato il gergo di mestiere degli arrotini, e abbiamo anche filmato diverse interviste agli ultimi eredi di questa antica tradizione”.