Dopo gli arresti di ieri continuano le operazioni delle forze dell’ordine contro lo sfruttamento e il caporalato nel Cuneese. Sgomberato questa mattina (giovedì 11 luglio) dai Carabinieri il residence La Stazione di Alba. Nei locali, di proprietà di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) ma gestita con licenza di affittacamere a un professionista albese, risiedevano 17 migranti, tutti con regolare permesso di soggiorno e per la maggior parte stagionali agricoli impegnati nei vigneti delle Langhe per conto di diverse cooperative del territorio, che pagavano un affitto in nero di 500 euro al mese per singolo posto letto.
Già lo scorso anno, dopo un sopralluogo dell’Asl e della Questura, la struttura era stata oggetto di un’apposita ordinanza comunale di chiusura con revoca della licenza di affittacamere non rispettata dal gestore. Questa mattina tecnici del Comune, assistiti dai Carabinieri, hanno quindi provveduto a mettere i sigilli in seguito al decreto di sequestro preventivo della struttura emesso dal giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Asti Elio Sparacino e il gestore è stato inserito nel registro degli indagati per mancata esecuzione dell’ordinanza.