Livio Quaranta confermato presidente di Acda e nel consiglio di amministrazione entrano Giancluca Serale, Davide Merlino, Aurelia Isoardi e Chiara Fascioli che sarà chiamato a nominare al suo interno il nuovo amministratore delegato. In pole il cuneese Gianluca Serale, ingegnere, dipendente dell’Iren di Torino. Il voto è avvenuto all’unanimità. Fuori dai giochi Giuseppe Delfino, ad uscente, referente di Centro per Cuneo la lista di maggioranza relativa di Cuneo.
Proprio su Delfino c’è stato il veto delle altre forze della maggioranza Manassero e la sindaca ha così deciso di puntare su Serale.
Il rinnovo delle cariche di Acda era stato rimandato, causa periodo elettorale, dall’approvazione del bilancio fino ad oggi, e ora l’assemblea dei soci di Acda, l’azienda cuneese dell’acqua, tutta pubblica, partecipata da 109 Comuni dell’arco montano e pedemontano cuneese, dalla valle Tanaro alle valli Varaita e Po, è andato al rinnovo delle cariche.
Sulla scelta di abbandonare Delfino pesano prima la vicenda Fondazione CrC e poi le elezioni regionali. Ma ora la questione Acda rischia di essere teatro dell’ennesima resa dei conti all’interno del governo Manassero, che mostra sempre più le crepe di una maggioranza tutt’altro che compatta, sempre a rincorrere e che si trova a risolvere troppe partite aperte su cui non c’è mai piena convergenza e su cui gli appuntamenti elettorali non hanno fatto altro che evidenziare le differenze.