Lo tsunami causato dalla non rielezione del sindaco di Sanfront Emidio Meirone, bocciato più che dalle 128 schede bianche dalle 622 schede nulle, porta conseguenze sul futuro dell’Unione Montana dei Comuni del Monviso, di cui Meirone era presidente.
La valle Po del dopo Meirone, si è improvvisamente risvegliata e sembra oggi un operoso alveare che cerca, con una serie di incontri bilaterali che vedono il sindaco di Paesana nelle inconsuete vesti di regista, di restituire al territorio un ente di cui, negli ultimi anni, si erano un po’ perse le tracce.
Il quadro al momento vede il sindaco di Paesana Emanuele Vaudano quale unico presidente in pectore dell’Unione.
Perché Vaudano? Perché Vaudano è l’unico sindaco della vecchia pattuglia di primi cittadini che componevano l’Unione ad essere stato riconfermato dalle urne, un segno di continuità. Per la verità ci sarebbe anche il sindaco di Pagno, Nico Giusiano, ma lo stesso sembra abbia garantito il posto in Unione a Gabriele Donalisio, eletto nella sua lista.
Quindi in questo momento Vaudano è al lavoro per tessere una tela che contempli sì l’ampliamento dei Comuni membri dell’Unione (Revello su tutti), ma più ancora un cambio delle funzioni di quest’ultima. In buona sostanza, basta Comuni che dall’Unione prendono e non danno e basta Comuni che all’Unione danno e non prendono. La situazione è in evoluzione.
Per finire una curiosità. L’Unione dei Comuni si appresta ad assumere a tempo indeterminato un “Istruttore Amministrativo Contabile”. Tra quanti hanno partecipato alle prove selettive dei giorni scorsi, facendo regolare domanda di ammissione in epoca non sospetta c’era anche Emidio Meirone: per lui il quinto posto della graduatoria ufficiale.