Secondo le statistiche il territorio piemontese è prevalentemente montuoso (43,3%), ma estese sono anche le zone collinari, che ne rappresentano il 30,3% del territorio e quelle di pianura (26,4%). Le terre sottoposte a tutela ambientale facenti parte della Rete Natura 2000, una rete ecologica diffusa dotata di un quadro comune per la conservazione delle piante, degli animali e degli habitat, interessano oltre 400.000 ettari, pari a quasi il 16% del territorio.
La Granda, a sua volta, incanta e sorprende per la varietà di paesaggi ed ambienti che regala.
L’arco alpino, con le Cozie, le Marittime e le Liguri, cinge la Provincia a ovest e a sud, mentre valli nascoste e laghi alpini punteggiano il territorio circostante.
Le montagne cuneesi non sono solo uno spettacolo per gli occhi, ma anche un sano rifugio per la biodiversità, con foreste rigogliose e habitat diversificati. Qui l’agricoltura si adatta alle pendenze ripide e ai climi alpini, con pascoli di montagna che ospitano mandrie di bovini, ovini e caprini a cui si deve una grande varietà di prodotti pregiati, tra i quali una grande varietà di formaggi unici.
Il paesaggio cambia gradualmente andando verso est, dove le montagne cedono il passo a dolci colline rivestite da vigneti, frutteti, corileti e boschi.
Langhe e Roero sono il cuore pulsante della nostra viticoltura, colline che ospitano devoti viticoltori che, di generazione in generazione, coltivano uve pregiate a noi molto care, ormai famose in tutto il mondo, che traggono vantaggio nella loro unicità dai terreni marnacei e dal clima mite che contraddistingue questi territori. Senza dimenticare la coltivazione di frutta e nocciole, altra grande risorsa delle nostre terre collinari. Tra le viti antichi castelli e borghi medioevali si ergono come testimoni silenziosi a memoria di secoli di storia e cultura tipicamente piemontese, attirando sempre più interesse e turismo negli anni ed incidendo positivamente sul Pil del territorio.
Dalle vette alpine alla dolcezza delle colline, si scende fino alle pianure solcate dal Po, dal Tanaro e dai loro numerosi affluenti, altra grossa risorsa delle nostre terre. Questa pianura agricola è il cuore fertile della Granda, con campi di grano, campi di ortaggi e frutteti.
La Granda racchiude una bellezza naturale senza pari, fatta di tante piccole sfumature di biodiversità ambientale e territoriale amalgamate tra loro, ma è anche notoriamente il fiore all’occhiello del Piemonte per il suo patrimonio agricolo che va tutelato o sostenuto, ora più che mai.
“Il consumo di suolo, la cementificazione, l’invasione urbana delle aree agricole stanno mettendo a dura prova gli scarsi territori di pianura che la Provincia offre in un contesto in cui, volgendo lo sguardo all’Unione Europea, la dimensione media delle aziende agricole cuneesi si attesta su circa 11 ettari contro i 120 della Repubblica Ceca, i circa 60 di Francia e Germania e i 27 della Spagna – sottolineano da Coldiretti Cuneo -. Di qui le ragioni della nostra netta contrarietà a qualsiasi ogni ulteriore perdita di terreno agricolo”.