Il 22 maggio scorso, Banca d’Italia ha diffuso una nota con la quale ha invitato i cittadini a diffidare di videomessaggi diffusi in rete che, in maniera artificiosa, riproducono l’immagine e la voce di esponenti di autorità finanziarie (tra le quali, Banca d’Italia) oppure di altri vertici istituzionali. I contenuti in questione, si legge nella nota, sono generati anche attraverso tecniche riconducibili all’utilizzo di intelligenza artificiale, note come “deepfake”, per alterare video e audio reali, presumibilmente con finalità truffaldine.
In sostanza, ignoti impostori
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