Entrerà in vigore il 29 marzo 2024 la Legge 24/2024 che riconosce la figura dell’agricoltore come “custode dell’ambiente e del territorio”.
La nuova norma nazionale sancisce un importante cambio di prospettiva: l’agricoltore non è più soltanto un produttore di alimenti, ma viene identificato come un attore chiave nella salvaguardia degli ecosistemi naturali e della biodiversità.
“Una buona notizia che punta sulla necessità di un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne – evidenzia Coldiretti Cuneo -. D’altra parte gli agricoltori cuneesi custodiscono quasi la metà (45%) del suolo provinciale con una costante opera di manutenzione che assicura la produzione di cibo e la tutela dei cittadini dal dissesto idrogeologico”.
Il lavoro agricolo rappresenta anche un argine alla perdita di biodiversità. Secondo i dati raccolti dall’associazione di categoria cuneese, dalle 8.000 varietà di frutta presenti in Italia si è scesi oggi a poco meno di 2.000 e di queste ben 1.500 sono considerate in pericolo anche per effetto dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantità e la standardizzazione dell’offerta.
La Legge 24/2024 istituisce, infine, la “Giornata nazionale dell’agricoltura” la seconda domenica di novembre, per “far conoscere – come stabilisce l’art. 6 – il ruolo fondamentale dell’agricoltura, che nelle sue fasi di semina, cura, attesa e raccolto incarna l’essenza della vita e la cui pratica è fondamentale al soddisfacimento dei bisogni primari dell’uomo e al raggiungimento del benessere economico, ambientale e sociale del Paese. L’obiettivo è puntare l’attenzione sui valori e sulle esternalità positive della nostra agricoltura e rendere i cittadini più consapevoli delle funzioni di questo comparto in termini di presidio e cura del territorio”.
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