Alla continua propaganda di Pentenero e del Pd risponde la realtà dei numeri – dichiara l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi – In questi cinque anni la sanità del Piemonte ha invertito la tendenza e ai numeri con segno meno che hanno caratterizzato i 5 anni di governo del centrosinistra, noi oggi consegniamo al Piemonte una sanità con i segni più. Più personale, più posti letto, più prestazioni U, B e D, e un piano di edilizia sanitaria che non ha niente a che vedere con le tre carte, ma solo con la volontà e la determinazione di dotare il Piemonte di ospedali nuovi e moderni, dopo anni di immobilismo e investimenti zero”.
Questa è la risposta dell’assessore alla sanità Luigi Genesio Icardi alla poresentazioen del Libro bianco della sanità presentato oggi a Cuneo dal Pd.
“Qualche esempio? – continua Icardi – Nel 2019, quando governava il centrosinistra, nella sanità del Piemonte lavoravano, secondo i dati certificati dal ministero della
Sanità, 54543 persone. Oggi questo numero è salito a 56841 di cui 55592 con contratti a tempo indeterminato e 1249 a tempo determinato. Rispetto al 2019 quindi i tempi indeterminati sono 1475 in più e quelli determinati 823 in più. Complessivamente, nella sanità piemontese rispetto al 2019 lavorano 2298 persone in più e i numeri dimostrano che a crescere sono stati proprio i contratti a tempo indeterminato. Anche per quanto riguarda i posti letti il segno è positivo. Nel 2019, dopo cinque anni di governo del centrosinistra, i posti letto erano 16429, tagliati di di 1500 unità rispetto al 2014. Oggi, dopo 5 anni della nostra amministrazione, i posti letto negli ospedali del Piemonte sono 17810: 1400 posti letto in più̀ rispetto al 2019. Per quanto riguarda infine gli ospedali, il centrosinistra auspica di poter tornare al governo, peccato che quando era al governo ha chiuso gli ospedali – l’Oftalmico, il Valdese, il Maria Adelaide – e i cantieri erano fermi. Noi invece abbiamo avviato un piano per 11 nuovi ospedali e 4 rigenerazioni e ampliamenti di strutture esistenti. In particolare, per quanto riguarda il Cuneese, prosegue la progettazione di quello di Cuneo, è in corso quella per Savigliano e ci sono le risorse per la rigenerazione dei presidi di Alba e Bra, senza contare che, proprio durante la nostra amministrazione, è stato aperto l’ospedale di Verduno, dopo anni di ritardi e attesa.
Questi sono fatti e sono numeri: a noi la polemica non interessa, ci interessa la salute dei piemontesi e per questo lavoriamo e continueremo a lavorare ogni giorno”.