Singolare autobiografia scritta a quattro mani, nonostante una coppia di mani si schermisca “non vuole essere assolutamente un’autobiografia”. Nino Fenoglio racconta la propria vita e la curatrice, Valentina Biarese, mette in ordine queste parole con la discrezione di chi maneggia ricordi altrui.
Rimane quindi sulla soglia di questa lunga esistenza, osservatrice silenziosa e discreta che si ritaglia solo poche righe di introduzione, giusto per ricreare quell’atmosfera che accompagna il personaggio da sempre.
Le parole di Nino Fenoglio, “cul d’la carta”, diventano presto una chiave privilegiata e vivace per entrare nella vita quotidiana di una Cuneo ormai scomparsa.
I giochi nel cortile del “grattacielo”, le bande di ragazzini, la scuola e gli amici: tutto scorre attraverso ricordi vivaci, pennellate rapide che non hanno la pretesa di delineare un quadro sociale, ma semplicemente far rivivere un clima sempre con un filo di nostalgia.
Centrale è naturalmente l’esperienza pluridecennale della cartoleria, attività che gli arriva dalla famiglia conosciuta nel quartiere come “Fnui d’la carta”. Nino è ancora oggi personaggio conosciuto in città e non solo per questa sua attività pluridecennale.
Anche in questo caso però le parole si muovono libere a ricordare aneddoti e soprattutto persone colte dall’osservatorio privilegiato del bancone del negozio. Gente semplice restituita come un vivace mosaico di quartiere, la Cuneo storica, e anche personaggi illustri della cultura che sono passati per la città: per ognuno una manciata di parole.
Il profumo della carta
di Nino Fenoglio, Valentina Biarese
Editrice Primalpe
euro 14