Si è spenta nel pomeriggio di domenica 28 aprile Emma Gardini conosciuta da tutti come “la maestra Parola”. Classe 1934, Emma è stata un punto di riferimento per l’intera comunità bovesana sia durante il periodo lavorativo che per l’impegno in qualità di volontaria.
Con il marito Giacomo aveva condiviso il percorso dell’insegnamento nelle scuole elementari. I coniugi Parola si erano conosciuti durante gli anni di insegnamento a Montemale (frazione La Piatta). Un amore per i bambini e una dedizione al lavoro che li accomunava e che Giacomo Parola ben sintetizzava nel libro “Finestra sul passato”. “Davanti alle diverse situazione vedevo delineato il mio programma di scuola e di vita: sentirmi uno di loro, essere il loro amico, amare i loro bambini come fossero miei, cercando di dare a ognuno qualcosa di me stesso e imparare da loro il dono più grande, la gioia di vivere”.
La gioia di vivere e l’invito a impegnarsi con passione, rispetto e gratitudine nel quotidiano sono valori che Emma ha saputo trasmettere ai tanti alunni che ha contribuito a formare con l’obiettivo di instradarli con competenza e sicurezza lungo i sentieri della vita. Obiettivo raggiunto se si considera che, ancora lo scorso 24 febbraio, gli ex alunni (classe 1974) hanno bussato alla sua porta per salutarla, consegnarle una orchidea e “rapirla” per festeggiare il 90mo compleanno al bar Roma.
Molto legata al territorio ed alle sue tradizioni, il 1 aprile Emma aveva voluto essere in piazza per la Festa delle Leve, salutata con simpatia e affetto da centinaia di persone.
La comunità la ricorda con affetto e gratitudine anche nelle numerose attività di volontariato. Fra le più longeve cuoche di Saretto, Emma Gardini ha sempre prestato servizio volontario in Casa di Riposo. Anche questo impegno lo portava avanti insieme con Giacomo e lo ha proseguito dopo la prematura scomparsa del marito (avvenuta nel 2017).
Nella vita della parrocchia, il contributo di Emma Gardini è stato fondamentale ed instancabile. Nel corso degli anni, oltre a essere ministro dell’Eucaristia, si è sempre occupata della redazione della preghiera dei fedeli, della gestione del gruppo dei lettori e del catechismo. Donna pratica e concreta, non si è limitata alle “attività di concetto” ma ha dato un importante contributo nelle pulizie e nell’attività di stireria.
“Emma era donna dotata fede granitica – la ricorda Luigi Pellegrino -. Mettessimo in fila tutti i Rosari che ha recitato per i defunti, riusciremmo a superare il diametro della terra. Con Giacomo costituivano una coppia di ferro”.
Emma lascia i figli Liliana, Monica ed Enrico, i nipoti oltre ai fratelli Dario e Erio.
Proprio per ricordare il forte legame con la Casa di Riposo Monsignor Calandri, prima del funerale, in programma martedì, la salma di Emma transiterà e sosterà davanti alla struttura per anziani.