“Marengo il cavallo di Napoleone” è la scultura che è arrivata lo scorso fine settimana nella piazza del Municipio di Cherasco e che rimarrà lì per sei mesi. È una scultura di Franco Sebastiano Alessandria, conosciuto soprattutto per le sue grandi sculture formate di vecchie chiavi. E anche in questa nuova scultura non mancano, perché la criniera e la coda sono ricreate con antiche chiavi in ferro. Ma qui ha voluto rappresentare lo stallone bianco di Napoleone, che a Cherasco firmò l’Armistizio con i Savoia che dovettero cedere alla Francia Nizza e la Savoia. Ma la storia di Alessandria è una storia del tutto personale, legata alla sua infanzia, con la città di Cherasco e la racconta così: “A tre anni circa sono stato portato a Cherasco al Gallaman, collegio per orfani, condotto dalle gentili suore Somasche. Si facevano molte passeggiate; una di queste passeggiate conduceva al castello con file di platani secolari. Di fronte al castello c’era un grande platano con un grosso ramo semi spezzato sorretto da un grosso sostegno di legno; la favola che raccontavano le suore diceva che a quel ramo era stato attaccato il cavallo di Napoleone, il destriero a forza di tirare, impennarsi e dare di matto, aveva quasi spezzato quel grosso ramo e si sà, la fantasia dei bambini vola e sogna. Dopo più di mezzo secolo la favola e il sogno si sono realizzati in questo stallone bianco”.
Proprio nel fine settimana del 27 e 28 aprile le vicende storiche dell’Armistizio vengono ricordate con una serie di eventi.