Scuola e famiglia, in modelli da ripensare: nella giornata di ieri (23 aprile) al “Vallauri” di Fossano la Cisl Scuola Cuneo e l’Irsef-Irfed hanno organizzato un convegno sulla relazione scuola-famiglia nel cinquantesimo dei decreti delegati che negli anni Settanta, con l’istituzione degli organi collegiali, aprivano la strada all’idea di scuola “comunità educante e democratica” di tipo partecipato.
Il convegno “Il divorzio scuola-famiglia a cinquant’anni dall’istituzione degli organi collegiali” si è sviluppato una tavola rotonda con sindacalisti, docenti, formatori e amministratori, e con Emidio Pichelan, insegnante, storico e “vulcanico” sindacalista Cisl e formatore del Centro studi.
Alla tavola rotonda moderata da Rocco Zagaria, ufficio stampa Cisl Piemonte, sono intervenuti: Roberto Buongarzone (coordinatore Dirigenti scolastici Cisl Scuola Cuneo), Davide Sannazzaro (consigliere provinciale politiche scolastiche e coesione sociale) oltre a Zanella e Pichelan. La relazione su “La partecipazione conta: il rinnovo del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione” è stata affidata a Maria Grazia Penna, segretaria generale Cisl Scuola Piemonte. Le conclusioni sono state di Enrico Solavagione, segretario generale Cisl Cuneo, su “Partecipazione e coesione sociale: uno sguardo al futuro”.
“Il sistema scuola – ha detto Solavagione – è un organismo complesso, nel quale a volte le criticità vengono affrontate dall’alto con ricette superficiali. Una scuola che in questi anni è stata indebolita anche a causa della pandemia e da un confronto non esigibile con genitori e alunni. La scuola deve avere la forza di far conoscere all’esterno i problemi della professione: dallo stress dal lavoro correlato, dai carichi di lavoro dagli stipendi insoddisfacenti. Troppe volte i docenti si sentono isolati, travolti da adempimenti burocratici problemi e pratiche quotidiane che tolgono energie che invece dovrebbero essere indirizzate verso azioni pedagogiche. L’azione della Cisl è costante, crediamo nella partecipazione così come si evidenzia nella proposta di legge di iniziativa popolare”.