l breve libro di Umberto D’Ottavio si pone in controtendenza verso atteggiamenti, linee di pensiero politico o semplici opinioni che sostengono la disaffezione allo Stato visto come freno se non ostacolo alla realizzazione dell’individuo.
La forza simbolica dell’inno nazionale si pone invece come agente aggregante, fautore di una sensibilità costruttiva. Il suo contenuto ideale percorre trasversalmente la storia dell’Italia proclamando un’unità che può significare forza per affrontare ieri il nemico oggi le avverse contingenze economiche o sociali.
Il libro subito fornisce un’informazione che a molti suonerà nuova se non paradossale: il cosiddetto Inno di Mameli o, meglio, Canto degli Italiani, con buona pace di tutte le manifestazioni, in primo luogo sportive, ottiene un riconoscimento ufficiale di inno nazionale solo il 15 novembre 2017. Erano passati 160 anni da quando venne composto e settanta da quando il governo De Gasperi l’aveva accolto come inno “provvisorio” della neonata Repubblica.
La contestualizzazione risorgimentale della nascita di questo Canto lo pone al riparo dalle critiche di un’eccessiva esaltazione della forza armata. Al contempo apre a una considerazione più pacata sul suo valore simbolico, sul suo richiamo all’unità e alla concordia per raggiungere gli scopi prefissi. È il senso di questo libro che presenta tra l’altro anche un’antologia di articoli sul Canto in questione con alcune curiosità e il confronto con inni di altri stati.
L’Inno di Mameli
Umberto D’Ottavio
Neos
12 euro