Chi, tra i comuni cittadini, vuole la guerra? Apparentemente nessuno. Tutti sembrano affaccendati nella loro vita di sempre, a rincorrere i propri personali progetti, problemi ed impegni; ma è proprio a causa di questa indifferenza che il rischio bellico può farsi sempre più forte.
Con il passare dei giorni, gli attuali governanti europei fanno dubitare di non essere all’altezza di gestire adeguatamente la difficile situazione internazionale, a differenza di quanto accadde negli anni della “Guerra Fredda” (1947/1991), quando vi era una maggiore consapevolezza diffusa del disastro che poteva derivare dall’uso delle nuove armi, in particolare quelle atomiche; sicché gli arsenali dei due blocchi contrapposti (la Nato ad Ovest ed il “patto di Varsavia” ad Est) ebbero
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