Un ambiente di accoglienza notturna e diurna per donne in difficoltà è stato presentato questa mattina, venerdì 5 aprile, insieme al progetto Habitat di Caritas diocesana di Cuneo-Fossano. “L’anno scorso ci siamo dedicati al progetto sul cibo, quest’anno abbiamo investito tempo ed energie sul tema della casa – dice Enrico Manassero, direttore di Caritas Cuneo-Fossano -. Quest’anno permane il problema. Abbiamo voluto non tanto fare qualcosa noi, ma strutturare meglio e fare una sperimentazione che potrà essere condivisa. Nei locali di via Sentar Toselli liberati dal centro di ascolto, che si è spostato nel Vescovado nuovo, l’intenzione è di creare uno spazio dedicato alle donne, un’accoglienza femminile di 4 e 6 posti e uno spazio diurno dove poter incontrarsi e dove si può fare rete con il territorio che si occupano dell’accoglienza femminile”.
Gli obiettivi del progetto Habitat sono quelli di ampliare le opportunità di accoglienza, inclusione e socialità. Le azioni concrete prevedono: la condivisione dell’obiettivo e delle azioni con enti pubblici ed organizzazioni del territorio; la predisposizione di locali per 4-6 donne senza dimora o in grave emergenza abitativa, con un’ospitalità notturna temporanea; organizzazione di uno spazio diurno di ascolto, socializzazione ed orientamento per donne in difficoltà e luogo di dialogo e coordinamento in rete con le realtà del territorio.
In questo modo Caritas diocesana intende anche potenziare il sistema di accoglienza, sperimentando azioni di accompagnamento abitativo in alloggi privati. Questo avviene con un accordo di collaborazione con il Centro Italiano di collaborazione per lo Sviluppo edilizio nelle Nazioni Emergenti, organizzazione no profit specializzata sul fronte dell’abitare; la formazione specifica all’equipe e volontari Caritas; accompagnamento e incontro tra la domanda abitativa fragile e l’offerta abitativa di agenzie immobiliari o proprietari disponibili; l’attivazione entro quest’anno di almeno 4 contratti di locazione con accompagnamento e garanzie tra cui l’attivazione del Piano Mutualistico Salvaffitto per fasce a rischio povertà tra Società di Mutuo Soccorso e Cicsene.