Non un solo “listone”. Ma una sola lista.
Sarà questo lo scenario che si troveranno di fronte gli elettori di Sanfront il prossimo 8 giugno, quando si recheranno alle urne per decidere se avere altri 5 anni il ragionier Emilio Meirone come sindaco oppure – nel caso non venisse raggiunto prima il 50%+1 dei votanti e poi il 50%+1 dei voti validi – ritornare di qui a qualche mese al voto. Questo perché la settimana appena conclusa ha avuto il merito di consegnare al paese alcune certezze, che peraltro già si sussurravano, ed altre invece inimmaginabili sino a pochi giorni prima.
La prima certezza è che il geometra Alessio Brondino non sarà della partita: “Ho sempre fatto della coerenza e della dignità personale dei valori inalienabili e quando abbiamo detto ‘mai con chi ha spaccato il paese governandolo all’insegna dell’egoismo’ abbiamo espresso un principio cui non siamo in alcun modo disposti a venir meno”.
La seconda certezza è che anche il geologo Francesco Lombardo farà un passo indietro e non sarà in lizza: non come sindaco (troppo poco esperta, specie nel campo del sociale, la lista abbozzata da Brondino), meno ancora da vice di Meirone, soprattutto alla luce delle indiscrezioni che si rincorrono sulle new entry.
Una scelta dettata anch’essa dalla coerenza, dal momento che Lombardo non ha mai fatto mistero di voler rompere con il passato.
Strada quasi spianata dunque per Meirone (raggiungimento del doppio quorum permettendo) che avrebbe già provveduto a tamponare le perdite con l’ex tecnico comunale Antonello Ferrero, il carrozziere Onorato Martino e il grande ex Silvio Ferrato, la cui presenza viene clamorosamente data per molto probabile, addirittura quasi certa.