Nel dibattito pubblico sul rinnovo della governance della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, tema su cui oggi hanno espresso una dura presa di posizione i segretari territoriali dei sindacati Cgil e Uil, interviene anche il segretario provinciale Cisl Enrico Solavagione, che dissente dai “colleghi” e rimarca la posizione Cisl, nel segno della volontà di “costuire” e di collaborare, nell’interesse del bene collettivo, attraverso uno strumento forte com’è appunto quello della Fondazione Cr Cuneo.
Ecco la nota diffusa da Solavagione nel pomeriggio di oggi (lunedì 25 marzo).
La Cisl è stata la prima a criticare aspramente la Fondazione Crc per il modo con il quale ha cambiato la norma statutaria: lo ha fatto in modo arbitrario e poco comprensibile, riteniamo che sia mancato un passaggio fondamentale, quello di coinvolgere le segreterie di Cgil, Cisl e Uil. Tuttavia, ritengo sia stato un grave errore non aver prodotto una terna di nomi dai quali comunque sarebbe uscito un rappresentante di Cgil, Cisl, Uil. La Cisl si è adoperata sino all’ultimo giorno utile per trovare un accordo con Cgil e Uil ma purtroppo ciò non è avvenuto. Una scelta legittima, la loro, che tuttavia non condividiamo perché si è lasciato totalmente campo libero alla Fondazione. Per quanto ci riguarda agiremo pazientemente e tenacemente affinché nell’immediato futuro si lavori unitariamente a una nuova norma statutaria che veda i sindacati maggiormente rappresentativi presenti nel consiglio generale della Fondazione. La Fondazione Crc è un patrimonio di questa provincia, in questi anni ha lavorato bene e in modo proficuo per i cittadini e le cittadine della provincia Granda. Per quanto compete la Cisl, lavoreremo per unire e non per dividere: siamo fermamente convinti che, chiunque sarà il prossimo presidente, e qualunque sarà la composizione del cda e del consiglio generale, la Fondazione continuerà a svolgere in modo serio il proprio ruolo di sviluppo del territorio e di interesse generale. La Cisl non si farà trascinare in polemiche inutili oltreché dannose, anche su questa questione siamo in campo con la nostra autonomia e libertà avendo un unico obiettivo: quello di lavorare nell’interesse di lavoratori e lavoratrici, di pensionate e pensionati e per il bene della comunità”.