Nella mattinata di oggi (lunedì 18 marzo) si è tenuta l’assemblea elettiva di Confcooperative Piemonte, che ha confermato alla presidenza l’albese Tino Cornaglia (al centro, con i vicepresidenti Mario Sacco e Irene Bongiovanni), classe 1958, dal 2016 presidente della Banca d’Alba e dal 2020 della centrale cooperativa regionale (873 imprese aderenti tra cui otto banche, oltre 145.000 soci e 33.000 occupati, più di tre miliardi di fatturato).
“Ringrazio tutti i cooperatori e le cooperatrici che oggi mi hanno concesso nuovamente la propria fiducia riconfermandomi alla presidenza – ha detto Cornaglia -. Ci aspettano altri quattro anni di impegno al servizio delle cooperative piemontesi, che saranno guidate dalla sostenibilità ambientale e sociale. Insieme, continueremo a lavorare per rafforzare l’impatto positivo delle nostre cooperative sulle comunità locali e sull’ambiente, sostenendo nei prossimi anni le nostre associate impegnate in progettualità che supportino uno sviluppo rispettoso dell’ambiente e dal forte impatto sociale. Oggi, infatti, abbiamo voluto lanciare un segnale forte: non possiamo più aspettare, è importante che tutte le imprese facciano la propria parte per il futuro e noi, come associazione di categoria, ci siamo”.
Anche il presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini ha sottolineato l’importanza di guardare alla transizione digitale e a quella ecologica nel segno della sostenibilità sociale, economica e ambientale.