Oggi, giovedì 14 marzo alle 17,30 nella sede di Egea c’è una riunione di quelle che contano nella complicatissima operazione di salvataggio del Gruppo Egea, la multiutility albese di acqua, energia, teleriscaldamento. È infatti convocata l’assemblea con la quale saranno gli obbligazionisti che dovranno esprimersi sull’accordo che viene loro proposto nel piano previsto dalla composizione negoziata. Ai 77 obbligazionisti che vantano crediti per 20 milioni di euro, è stato chiesto uno stralcio al 30% del nominale, prevedendo poi un possibile miglioramento sulla base dell’andamento effettivo della società. Le risposte di oggi sono un passaggio fondamentale perché la procedura andrà a buon fine solo se il 60% di ciascuna categoria di creditori darà l’ok.
I tempi sono sempre più stretti: entro domani 15 marzo si deve arrivare all’accordo con tutte le categorie di creditori, ed entro il 16 giugno, in base a quanto prevede la legge, la procedura deve chiudersi. Costruito il consenso tra fornitori e banche, quest’ultime convertiranno in equity il debito residuo e avranno il 50% della newco in cui Iren investirà 85 milioni, partecipazione che Iren si impegnerebbe a riscattare entro il 2029.