Pensare, desiderare, immaginare sono attività psichiche difficili da definire in termini puramente scientifici. Intorno a questo argomento si costruisce il saggio dell’autore convinto che la coscienza, non intendendola in termini strettamente etici, sia una “proprietà” diffusa, la più “certa” dell’universo vivente. Principio ardito, non di immediata comprensione, perciò l’autore nel suo saggio filosofico procede per gradi partendo dalla considerazione che non è possibile stabilire una frattura netta tra materia e psiche. Sarebbe questo “errore di Galileo” del titolo che avrebbe poi influenzato le riflessioni dei secoli successivi.
L’errore di Galileo
Philip Goff
Codice
22 euro