Montaldo Mondovì – Quando il 16 agosto scorso uccise a coltellate suo padre e l’amico di famiglia che li ospitava nella sua casa in val Corsaglia, Sacha Chang, 21enne olandese, non era in grado di intendere e di volere, questo l’esito della perizia psichiatrica depositata dalla difesa del ragazzo che dopo l’arresto e il trasferimento al carcere del Cerialdo, era stato successivamente collocato al carcere delle Vallette di Torino, struttura più adatta per detenuti con disturbi psichici. All’udienza preliminare di questa mattina, davanti al Gip dottoressa Tornesi, l’avvocato Luca Borselli ha quindi chiesto la scarcerazione del proprio assistito e la sua collocazione in una struttura residenziale per l’esecuzione di misure di sicurezza (REMS ) in virtù della sua pericolosità sociale. Nei prossimi giorni è attesa la decisione della dottoressa Tornesi, se dovesse essere pronunciato il non luogo a procedere si dovrà anche valutare in quale struttura trasferire il ragazzo, soprattuto se in Italia o in Olanda dove vive sua madre.