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Domenica 22 dicembre 2024

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Tenda non apre a giugno, Edilmaco chiede altri tre mesi

Da giugno a settembre come La Guida aveva già scritto, mentre Anas a marzo presenta i lavori epr il vecchio tunnel, ma i soldi non ci sono

La Guida - Tenda non apre a giugno, Edilmaco chiede altri tre mesi

Limone – Come già ampiamente annunciato il Tenda non aprirà a giugno. E’ quanto è emerso dai lavori della Conferenza Intergovernativa Italia-Francia in corso oggi (mercoledì 28 febbraio). Nell’incontro in Provincia prima della Conferenza con i membri del Comitato di Monitoraggio e dei sindaci del territorio, l’azienda Edilmaco ha chiesto infatti tre mesi in più per completare i lavori, da giugno a settembre come La Guida aveva già scritto nelle scorse settimane.  E non sono bastate ancora una volta le manifestazioni.
Anas intanto ha annunciato che entro il mese di marzo presentrà il progetto per il rifacimento del tunnel storico che è stato stralciato dall’appalto.
Subito la nota stampa della Regione Piemonte che ha chiesto ad Anas di rifiutare qualunque altro cronoprogramma diverso da quello presentato dall’azienda a dicembre.
“Non accettiamo alcun rinvio e all’azienda devono essere applicate tutte le penali previste dal contratto che devono essere assegnate al territorio sotto forma di ristori per le aziende e a sostengo del turismo, per i danni subiti in questi mesi – dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alle Infrastrutture, Marco Gabusi. L’azienda a dicembre si era impegnata a concludere i lavori entro giugno 2024 e così deve essere. Non sia concessa quindi nessuna proroga: eventuali ritardi dovranno essere accompagnati dal pagamento di penali che andranno a risarcire il territorio e a sostegno del settore turistico, a ristoro dei disagi subiti in questi anni”.

Sul rifacimento del tunnel storico previsto dagli accordi bi-nazionali  “apprezziamo l’impegno già arrivato da parte del governo italiano a garantire il finanziamento per la quota di sua competenza – aggiungono Cirio e Gabusi -. Ma si tratta solo di un impegno non di fondi certi. Chiediamo poi uno sforzo congiunto di Italia e Francia per rinnovare la convenzione sul collegamento ferroviario che aspettiamo da 40 anni, in modo da poter consolidare e potenziare i collegamenti ferroviari”.

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