Borgo San Dalmazzo – Giovanni Aime (per tutti “Gianni”) si è spento domenica 18 febbraio all’ospedale “Carle” di Confreria all’età di 90 anni. Nato a Verrua Savoia (classe 1933), ma originario di una famiglia di pastori di Roaschia, aveva lavorato come meccanico fino a diventare capo officina della Ford di Cuneo, molto apprezzato per le eccellenti qualità professionali.
A Borgo era molto conosciuto per l’instancabile impegno nel volontariato (a fianco della moglie Graziella, mancata nel 2011) al Centro Famiglia, alla casa alpina di Ferrere, al Centro Incontri di Perdioni (la casa e il terreno erano stati donati da Graziella e Gianni alla parrocchia di San Dalmazzo). Tanti i lavori svolti per la manutenzione della chiesa parrocchiale, da quelli più impegnativi a quelli più nascosti: sua la culla di vimini che viene utilizzata ogni Natale per esporre la statua di Gesù Bambino. “Fino all’ultimo – sottolineano al Centro Famiglia – è stato disponibile per dare una mano, come aveva sempre fatto”.
Tra i primi donatori Avis, per anni si era anche occupato dell’apertura e chiusura del portone d’ingresso al Parco Grandis. Sempre allegro, pronto alla battuta, era un grande appassionato di bonsai: decine di esemplari (che non aveva mai voluto vendere, nonostante le numerose richieste) erano esposti nel giardino della sua abitazione, all’inizio della salita per Monserrato.
Lascia i figli Marco e Claudia con Marco, la nipote Ilaria con la mamma Norina. I funerali si svolgeranno martedì 20 febbraio alle ore 10.30 nella chiesa parrocchiale di San Dalmazzo, dove questa sera (lunedì 19) alle ore 19 viene recitato il rosario.