È complesso il rapporto che in questo libro la fotografia intrattiene con la realtà che documenta. Si tratta infatti di una raccolta di scatti eseguiti nel corso degli interventi da un pompiere, Domenico Scrigna, per una trentina di anni fotografo ufficiale dei vigili del fuoco di Torino, nel corso degli interventi.
Storicamente poi le immagini sono anche documenti, perché per lo più si riferiscono ai bombardamenti su Torino nel corso del secondo conflitto mondiale. Immagini che si avvicinano a quelle che oggi attraversano i video in arrivo da scenari di guerra.
La testimonianza scritta sceglie la strada della narrazione, mentre lascia proprio alla fotografia il compito di documentare. Un compito che gli scatti soddisfano egregiamente sia ritraendo familiari, amici, colleghi di lavoro, sia fissando ambienti e momenti delle varie mansioni nella caserma, sia infine spostandosi ben presto sugli scenari di devastazione.
Se si guardano in parallelo questi tre filoni affiora con ulteriore drammaticità il tema centrale della guerra colta dal punto di vista inusuale di chi si impegna a far fronte ai danni arrecati a persone e abitazioni. Una sensazione ben espressa da quell’immagine che mette insieme il groviglio di pneumatici, il gruppo di pompieri in azione e, a occupare tutto lo sfondo, fumo e fuoco.
Dal 12 giugno 1940 fino al termine del conflitto Torino è oggetto di incursioni aeree e il lavoro dei vigili del fuoco si sviluppa su fronti diversi, dallo spegnimento di incendi alla rimozione di macerie, dal soccorso alle vittime sepolte alla rimozione dei mezzi pubblici colpiti nelle strade. Un ventaglio di interventi che Scrigna documenta anche dopo il 1945 con molte fotografie di interventi di soccorso anche fuori Piemonte.
Domenico Scrigna. Pompiere, fotografo di guerra
a cura di Michele Sforza
Editrice Graphot
euro 32