Il giovane pittore cuneese Marco Grasso apre una personale a Milano

Cuneo – Martedì 23 gennaio presso il museo di Storia naturale di Milano s’inauga la mostra personale del giovane pittore cuneese Marco Grasso, intitolata Mimesis. Ritratti animali.
La mostra, organizzata dal Comune di Milano e visitabile fino al 24 marzo, raccoglie un nucleo di dipinti recenti dal carattere naturalistico dell’artista ventitreenne, con alle spalle esposizioni in Inghilterra, Canada e Stati Uniti.
Leoni, lupi, tigri siberiane e civette sono alcuni fra gli animali rappresentati, isolati e colti in tutta la loro magnificenza e unicità attraverso lo strumento pittorico, analizzati nei minimi dettagli con uno sguardo fotografico. Accanto alle opere iperrealistiche, sono esposti alcuni ritratti realizzati in quattro monocromi (blu, verde, terra e rosso), che alludono a elementi ricorrenti in natura e uniscono simbolicamente tutte le opere in mostra come parte dello stesso habitat naturale. Gli animali escono dunque dalla visione di uno scatto fotografico nella dimensione astratta e concettuale della pittura contemporanea, dove ciò che si vede non è mai solo quello che si vede e si entra così in un percorso naturalistico immersivo che porta il visitatore a conoscere i segreti e i valori del mondo naturale.

Così l’artista, Marco Grasso: “Una mostra che vede l’arte come protagonista e come mezzo per far avvicinare le persone a temi universali quali la conservazione animale e la cura per il Creato. Nelle mie opere io non voglio dipingere e mostrare solo l’animale: davanti a una tigre ruggente o a una scena di affetto tra una madre e il suo cucciolo tutti abbiamo una connessione emotiva che va oltre le considerazioni sul realismo della rappresentazione. Questo è il fulcro della mia ricerca: parlare dei viventi e delle loro relazioni”.

La mostra è stata interamente pensata da giovani ventenni cuneesi, dal promotore, Leonardo Dolce, all’architetto che si è occupato dell’allestimento, Alessandro Di Nucci, al grafico e alla segreteria organizzativa, guidati e consigliati dalla curatrice, Elena Di Raddo, professoressa di Storia dell’Arte contemporanea all’Università Cattolica.