
Fig. 1 – San Bonaventura da Bagnoregio; Affresco; XV secolo (1450-1470); Antonio Dragone da Monteregale; Cappella di santa Croce; Mondovì
In un’epoca in cui ormai i cristiani non erano più perseguitati e il martirio costituiva soltanto più un esempio lontano per chi voleva vivere la fede in un’epoca in cui il cristianesimo giocava ormai un ruolo di primo piano a livello sociale e culturale, la figura di Bonaventura da Bagnoregio si pone invece come un modello di estrema attualità: egli infatti, pur essendo stato un filosofo e teologo di prima grandezza, tanto da venire chiamato a insegnare all’Università della Sorbona a Parigi, sviluppò un pensiero fortemente intriso di spiritualità e di mistica. A spingere la sua riflessione in questa direzione
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