Torino – Tutto rimandato al 17 gennaio. Il primo incontro tra Pd e 5 Stelle di ieri, giovedì 4 gennaio presso la sede della Fondazione Amendola a Torino, in vista di una possibile convergenza per le elezioni regionali di giugno non ha per ora risultati concreti. Sono tante rivendicazioni sul passato, e in particolare le questioni cuneesi di un Pd che ha appoggiato alle provinciali Luca Robaldo, “portavoce di Cirio” dicono i 5 Stelle, ma qualche spiraglio, almeno nei comunicati ufficiali usciti nella serata di ieri. Per ora non si parla di nomi e neppure tanto di programma ma di affinità, che appaiono poche, e di divergenze, c he sono state tante in questi anni, tra i due partiti, soprattutto a livello locale e piemontese. Basti pensare lo scontro Lo Russo e Appendino e le corse solitarie nei vari Comuni, piccoli o grandi, del Piemonte.
Al tavolo per il Partito Democratico, oltre al segretario Domenico Rossi erano presenti la oresidente Nadia Conticelli, il capogruppo in consiglio regionale Raffaele Gallo e il coordinatore del tavolo del programma Daniele Viotti, insieme al responsabile nazionale degli Enti Locali Davide Baruffi, collegato on line, mentre per il M5S la portavoce regionale Sarah Disabato, la vicepresidente vicaria Paola Taverna, il parlamentare Antonino Iaria e il consigliere regionale Ivano Martinetti.
“L’incontro si è svolto in un clima costruttivo caratterizzato dalla volontà di condividere gli aspetti programmatici comuni, ma anche evidenziare le criticità e le distanze al fine di provare a individuare delle sintesi in vista di un successivo incontro che si terrà mercoledì 17 gennaio – scrive il dem Domenico Rossi. Ho sempre sostenuto che guardare indietro non serve e si rischia di restare pietrificati, meglio guardare avanti, insieme. Sono soddisfatto dell’incontro odierno, che è stato costruttivo in quanto è emersa la volontà di continuare un dialogo leale e trasparente, che non nasconde i problemi, a partire da alcune situazioni territoriali, sulle quali ci faremo carico di approfondire un percorso per dare al Piemonte un progetto credibile e alternativo. Mi auguro che questo pomeriggio rappresenti il primo passo di un percorso verso la sfida alla destra per le elezioni regionali del 2024… Per il Pd le priorità restano quelle che stiamo costruendo con le forze politiche della coalizione di centro-sinistra: sanità pubblica, trasporto pubblico locale, conversione ecologica e digitale, sviluppo, lavoro e attenzione alle fragilità. Sentiamo nostra la responsabilità di offrire ai piemontesi la migliore alternativa possibile a un governo regionale che si è dimostrato fallimentare su tutti i fronti”.
“Il M5S ha posto come prima questione quella della credibilità di un progetto comune, – scrive la delegazione dei 5 Stelle – e proprio per questo riteniamo che non si possa non tener conto di quanto avvenuto nel recente passato politico piemontese, periodo in cui il Movimento 5 Stelle ha fatto scelte coraggiose e in discontinuità sia con il centrodestra che con il centrosinistra. Non ci sottraiamo ad un ulteriore confronto sui temi, convinti che un progetto credibile non può essere fondato sulla mera sommatoria di percentuali di voto, ma restiamo consapevoli delle rilevanti differenze che permangono nell’individuare strumenti e priorità per progettare il Piemonte del futuro”.