Fossano – All’interno del Castello degli Acaja si trova la sala delle grottesche, unico ambiente decorato giunto fino a noi, opera del pittore fiammingo Giovanni Caracca.
L’opera risale alla fine del Cinquecento, quando il castello fu abitato dal duca Carlo Emanuele I e dalla moglie Caterina Michela d’Asburgo, infanta di Spagna.
La stanza era probabilmente adibita all’uso personale dei duchi, i cui stemmi compaiono al centro della volta.
Anche le cartelle con il motto “Fert” rimandano alla committenza sabauda.
Lungo le pareti compaiono dei motti negativi e positivi; a questi fanno riferimento gli uccelli dipinti sulle lunette: un’arpia, un rapace, un uccello del paradiso e un pappagallo.
Tutto intorno si stagliano sul fondo bianco esili grottesche dedicate agli dei del mondo antico.
Le grottesche sono un particolare tipo di decorazione pittorica che si ispira alla pittura romana di epoca augustea; questo genere divenne di gran moda nel corso del Rinascimento, dopo la scoperta accidentale della Domus Aurea di Nerone, alla fine del 15º secolo, su un versante del colle Oppio.