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Lunedì 25 novembre 2024

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Stop al consumo di bevande alcoliche in città

Dal 1° gennaio un'ordinanza sindacale vieta di bere in strada su buona parte dell'altipiano e la vendita di alcolici dalle 21 alle 7

La Guida - Stop al consumo di bevande alcoliche in città

Cuneo – Dal 1° gennaio stop al consumo di bevande alcoliche in strada e divieto di vendita  dalle ore 21 alle 7. Lo prevede la nuova ordinanza della sindaca Patrizia Manassero pubblicata il 28 dicembre.

Il provvedimento interessa la zona della stazione, storicamente segnata da fenomeni di ubriachezza molesta e non, atti di vandalismo, abbandono di rifiuti, e quindi: Via Michele Coppino (da Corso Monviso a Corso Nizza); Corso Nizza (da Via Michele Coppino a Via Felice Cavallotti); Via Felice Cavallotti (da Corso Nizza a Corso IV Novembre); Piazzale della Libertà, compreso Corso Monviso fino a Via Michele Coppino e Corso IV Novembre fino a Via Felice Cavallotti; e tutte le vie/aree interne ricomprese nel “quadrilatero”contenuto nel perimetro indicato nei precedenti punti.

I divieti dell’ordinanza sono estesi rispetto a precedenti atti anche nelle seguenti zone: Giardini “Dino Fresia” ed aree attigue (via Luigi Fresia, via Camillo Fresia e Lungogesso c.so Giovanni XXIII, nel tratto che costituisce il perimetro di piazza Boves); Via Bonelli nel tratto tra via Alba e c.so Giovanni XXIII; Piazza Boves, via Peveragno, via Savigliano (nel tratto che costituisce il perimetro di piazza Boves), via Alba (nel tratto che costituisce il perimetro di piazza Boves); in tutto il Parco della Resistenza, inclusa area del Monumento della Resistenza, e le vie attigue nei tratti che ne costituiscono il perimetro: viale Angeli, c.so Solaro, via Tetto Cavallo. 

L’ordinanza era stata sollecitata dai Comitati di Quartiere, lo scorso 13 ottobre, nell’incontro preliminare alla costituzione dell’Osservatorio permanente sulla sicurezza urbana.

Il consumo di alcol in strada è un problema che, si legge nel documento: “Contribuisce significativamente ad incrementare lo stato di euforia ed ilarità degli avventori, e dei frequentanti delle aree sottoposte a divieto decrementandone i freni inibitori, atteso che nel caso di consumo eccessivo si verificano i conseguenti fenomeni derivanti dall’ubriachezza, quali: la mancanza di controllo del tono della voce e delle espressioni verbali; la necessità di espletare i bisogni fisiologici che la predetta perdita di controllo non rende limitati ai luoghi ad essi deputati; il ripetuto abbandono di bottiglie di vetro, che rischiano di diventare strumenti di offesa in caso di colluttazione e che, anche per il solo abbandono, possono costituire pericolo, laddove si verifichino movimenti incontrollati di folla”.

E poi: “Atteso che l’abuso di alcol genera, inoltre, comportamenti irriguardosi verso lo spazio pubblico, in termini di pulizia, igiene, attenzione verso gli arredi urbani, provocando una situazione di degrado avvilente, per i residenti e per i frequentatori della zona cd. “Movicentro”/c.so Giolitti”.

Soddisfazione da parte del Comitato di quartiere Cuneo Centro sebbene con alcune segnalazioni di merito. Il direttivo commenta: “L’ordinanza è la base di partenza per risolvere il problema che dovrebbe essere accompagnato da azioni di tipo sociale, da misure di facilitazione del dialogo con le persone e di integrazione che, tuttavia, continuiamo a non veder implementate ed eviterebbero il mero spostamento del fenomeno. Ora comunque c’è uno strumento che permette alle Forze dell’Ordine di intervenire. Insieme all’amministrazione comunale vorremmo studiare delle forme di comunicazione dei contenuti dell’ordinanza in modo che possano raggiungere tutti. Potrebbero essere affissioni di manifesti in negozi e vetrine e traduzioni in varie lingue dei divieti. Nutriamo, invece, perplessità per l’estensione dell’ordinanza al Parco della Resistenza, punto di aggregazione variegato da preservare e per il quale non abbiamo ricevuto segnali di cronicità di abuso di alcol come nel quadrilatero”.

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