Cuneo – Si conclude presso l’area ambulatoriale dell’Oncologia dell’Azienda ospedaliera Santa Croce e Carle il progetto “Curare in relazione”, finanziato dalla Fondazione Ospedale Cuneo e dalle Fondazioni Cr Torino e Cr Cuneo. Erano già stati presentati a settembre sia la parte relativa alla telemedicina, sia l’umanizzazione di quattro camere del reparto. Oggi (lunedì 11 dicembre) è stato possibile ammirare l’intervento pittorico di miglioramento dell’accesso agli ambulatori Cas e della Breast Unit, realizzato dall’artista Silvio Irilli con l’utilizzo di parte del finanziamento di Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
Gianmauro Numico, direttore dell’Oncologia: “Il Cas, Centro Accoglienza e Servizi, è un luogo che gestisce tutti i percorsi diagnostici in oncologia, dove contiamo circa 2.000 nuovi passaggi ogni anno. Lo stesso intervento di umanizzazione è stato fatto per l’ambulatorio della Breast Unit, importante perché il tumore al seno è il secondo più frequente dopo quello al colon”.
Silvana Brao (presente con il coordinatore dell’area ambulatori Daniele Dogliotti) ricorda la presa in carico del paziente: “Anche quelli con forte sospetto sono accompagnati fino all’intervento e la terapia oppure le cure palliative. È inoltre attivo un progetto ‘persone fragili’ per il supporto familiare”.
Giuseppe Coletta, direttore sanitario di Azienda, con il ringraziamento della Direzione Strategica: “Ringrazio la Fondazione della Cassa di Risparmio di Cuneo. Prima dell’istituzione dei Cas e, in alcuni luoghi ancora adesso, il paziente era lasciato a se stesso nel cosiddetto ‘periodo orfano’, cioè quando è a conoscenza della diagnosi ma non è ancora preso in carico. Con i Cas e la nostra gestione abbiamo fatto un passo avanti fondamentale per seguire fin dalla prima fase della malattia il paziente, con un percorso tutelato, rapido ed efficiente”.
La Fondazione Cr Cuneo era rappresentata dal consigliere di amministrazione Michelangelo Pellegrino e dalla responsabile del settore sanità Daniela Cusan. Pellegrino: “Voi ci ringraziate per i fondi ma siamo noi che dobbiamo ringraziare voi perché impiegate in modo efficace ed efficiente i contributi che arrivano dal territorio e ad esso è corretto che siano restituiti”.