Novello – Il Centro Ricci “La Ninna” di Novello diventerà un centro di ricovero per i ricci che saranno studiati anche dal Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino.
L’obiettivo dellla collaborazione, coordinata dalla docente Maria Teresa Capucchio, è di creare un profilo metabolico ematico (cioè del sangue), cercando i batteri che fanno male ai ricci. Altro focus sarà capire se, con un periodo di cura di 10-15 giorni, questi animali riescano a sviluppare una resistenza agli antibiotici, modificando anche il microbiota intestinale.
Dai primi esperimenti portati a termine, grazie a 160 ricci, è emerso che le cause principali delle malattie e della morte è l’azione dell’uomo e il cambiamento climatico. Il riscaldamento del pianeta infatti porta alla distruzione degli ecostistemi e gli inverni sempre meno rigidi, con poca neve, non consentono al suolo di restare coperto; al contrario è esposto di continuo al freddo e questo lo degrada. I ricci, restando sempre a contatto con il terreno, sono considerati un indicatore dello stato di salute dell’ecosistema. La loro diminuzione (circa il 70% in Europa) è considerata preoccupante dal centro recupero “La Ninna” e UniTo.