Disagio, assistenza, terapia sono i termini entro cui si muove questo libro, che vuole raccogliere riflessioni intorno a esperienze dirette degli autori. Il principio di fondo è mettere al centro le persone e il contesto relazionale e sociale che le interessa. Dal diritto alla salute si riflette sull’assistenza offerta, sui limiti di alcuni approcci e sull’urgenza di accostarsi al disagio psichico fuori da una logica di efficienza, ma con uno sguardo etico. La montagna e il calcio sono le esperienze rivisitate che coinvolgono la persona, richiedono lo sforzo di confrontarsi, di accettare le sfide e le eventuali sconfitte.
Mariano Giraudo (con un passato da “portiere” nell’attività di calcioterapia, dirigente e socio attivo dell’Unione Sportiva Acli cuneesi), dal 1978 al 2000 è stato operatore presso il reparto di Psichiatria dell’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo e, dal 2000 al 2018, dipendente dell’Asl territoriale in servizio al Centro diurno di psichiatria del Dipartimento di Salute Mentale di Cuneo sede di Dronero; al suo attivo ha anche studi di Magistero in Scienze religiose ad indirizzo pedagogico didattico.
Mario Piasco, infermiere presso i Dipartimenti di Salute Mentale di Torino e Cuneo del Servizio sanitario nazionale, referente di “montagnaterapia” della macrozona nord-ovest Piemonte Valle d’Aosta, è tra i soci fondatori della Società italiana “montagnaterapia” Simont.
L’esperienza del calcio e delle escursioni in montagna vissute in prima persona dagli autori con pazienti psichiatrici, ha fornito loro l’opportunità di raccontare tante vite. Attraverso la metafora del “viaggio”, è stato ripercorso, anche dal punto di vista cultuale e culturale, oltre che terapeutico, il cambiamento nell’approccio alla malattia e alla sofferenza mentale (dai manicomi in cui i pazienti venivano internati, isolati dalla comunità e da qualsiasi tipo di relazione, alle comunità terapeutiche, create a seguito della riforma alla Legge Basaglia), per giungere al lavoro realizzato “in squadra” tra medici, operatori, famigliari, associazioni e risorse del territorio, per creare opportunità di cambiamento, “passo dopo passo”, pur nelle difficoltà e, a volte, nello scoraggiamento, mettendo sempre al centro la persona che soffre.
Il messaggio lasciato ai giovani che già hanno preso il testimone nel portare avanti questa esperienza e a quelli che lo faranno, è che lavorando insieme e puntando, oltre che sulle necessarie terapie farmacologiche, sul valore curativo delle relazioni e della comunità, si può imparare a stare meglio tutti. Si può fare e si deve fare.
La salita è di rigore
di Mariano Giraudo, Mario Piasco
Editrice Primalpe
euro 15