Levaldigi – Oltre 5.000 persone curate e 32 bambini fatti venire alla luce. Sono questi i numeri dell’attività svolta ad Antiochia dall’Ospedale Emt2 (Emergency Medical Team 2) della Maxiemergenza della Regione Piemonte, in seguito al sisma che ha devastato il Paese il 6 febbraio scorso.
La struttura, una delle dodici di questo genere esistenti al mondo, era stata montata in due giorni sulla superficie di un impianto sportivo cittadino da 40 volontari della Protezione civile ed era stata attivata il 17 febbraio. Al suo interno hanno prestato servizio, avvicendandosi, due squadre di 80 sanitari ciascuna, che hanno accolto e curato la popolazione turca sopravvissuta al terremoto, con circa 200 accessi al giorno al Pronto Soccorso. L’ospedale è stato, poi, donato alla Turchia.
Nel pomeriggio di oggi, venerdì 1° dicembre, nell’aeroporto di Cuneo-Levaldigi, sede operativa dell’ospedale Emt2 piemontese, il presidente della Regione Alberto Cirio, insieme all’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, e all’assessore alla Protezione civile, Marco Gabusi, collegato da remoto, ha ringraziato ufficialmete i sanitari ed i volontari della Protezione civile che hanno preso parte alla missione.
A Mario Raviolo, direttore della Maxiemergenza 118, e a Marco Fassero, responsabile del Coordinamento regionale dei volontari di Protezione civile, in rapppresentanza di tutte le persone coinvolte, il presidente Cirio ha consegnato una targa che recava la scritta “Il Piemonte con orgoglio vi è grato”.
L’assessore Icardi ha, invece, dato una pergamena ai sanitari e ai volontari presenti alla cerimonia, annunciando che la Maxiemergenza avrà prossimamente una nuova sede a Fossano e che, allo scopo, sono stati stanziati 7 milioni di euro per la costruzione dell’edificio che ospiterà il nuovo ospedale specializzato che l’Unione Europea ha fornito alla Regione Piemonte, in sostituzione di quello donato alla Turchia.