Clavesana – È un “No” secco e deciso quello che la popolazione di Clavesana e di tutto il territorio limitrofo interessato, sta manifestando da settimane contro il progetto presentato dalla Cement Srl per la realizzazione di un deposito di rifiuti pericolosi. Una mobilitazione di massa pronta ad esprimere il proprio dissenso ogni giorno sempre più nutrita. L’ultima in ordine di tempo la manifestazione spontanea con striscioni e bandierine nata nel pomeriggio di domenica scorsa 12 novembre nelle immediate vicinanze dell’area artigianale dove dovrebbe nascere la nuova struttura, recitando lo slogan “Tutti insieme, per dire “no” al deposito di rifiuti pericolosi”.
Al coro dei “no” sul progetto di stoccaggio dei rifiuti pericolosi presentato in Provincia da parte della Cement Srl si sono aggiunte le prese di posizione in merito del designer Chris Bangle che da anni risiede nel Comune di Clavesana, Guido Gobino imprenditore del cioccolato torinese, nominato nel 2019 “Ambasciatore della Nocciole Tonda gentile delle Langhe”, Teo Musso di Piozzo, patron del marchio “Baladin”, Slow Food, l’Associazione culturale “I Calanchi di Clavesana” e la Cantina di Clavesana, e l’ultima in ordine di tempo la Bottega del Vino Dogliani Docg.§
I 13 sindaci dei Comuni limitrofi hanno appoggiato il Comune e il Comitato spontaneo mentre i Comuni di Carrù, ‘Bastia, Rocca Cigliè, Piozzo e Farigliano portatori di interesse legittimo chiederanno in Conferenza dei servizi, che si tiene il 21 di novembre, non solo la partecipazione ma anche la parola per esprimere il proprio pensiero e le perplessità.
“Il territorio dal nostro punto di vista in quel posto, non si può permettere un deposito di rifiuti pericolosi e non, perche non lo merita. – dice il sindaco di Carrù, Nicola Schellino – Nell’area passa l’acquedotto di Alac particolarmente strategico – altro problema la viabilità occorrerà snocciolare una serie di questioni e l’impatto che avrà questo tipo di insediamento. Insieme agli altri enti convocati Asl, Calso e Alac si andrà a richiedere di vigilare sulla salute dei cittadini. Vogliamo capire bene nel dettaglio in cosa consiste il progetto vedere chiaro e soprattutto poter valutare tutto ciò che esso comporterà sulle nostre terre. Non so se sarà sufficiente questa convocazione forse ce ne saranno altre ma è sempre più importante fare rete”. “Autorizzare questo impianto – prosegue il direttore della Cantina di Clavesana, Alessio Chiavarino – metterebbe a rischio la comunità e comprometterebbe in modo irreversibile l’immagine, la vocazione e l’economia del territorio. Un territorio nelle Langhe, noto per la produzione di vino, carne di razza piemontese, nocciole, per il Tanaro e i suoi calanchi, rischia di diventare celebre per lo stoccaggio di rifiuti pericolosi”. “Il sito in questione è proprio di fronte allo spettacolo dei Calanchi, – prosegue Anna Bracco, presidente Associazione “I Calanchi di Clavesana” e quello fu il punto di vista, scelto come migliore da mettere su tela, dal designer Carletto Giugiaro, nel maggio 201. Mi auguro che tutti insieme riusciremo a vedere come sempre quell’area verde con installato un osservatorio che punta sul paesaggio di Clavesana con le sue colline, i suoi vigneti, i suoi noccioleti, i suoi boschi, il borgo medioevale del capoluogo, il fiume Tanaro e i maestosi Calanchi dei Perticali, sito riconosciuto Geosito dall’ISPRA nel 2015 e conseguentemente inserito, nell’Inventario Nazionale dei Geositi”.