Boves – E’ dedicato a Battistino Ramero, storico fotografo bovesano, il nuovo docu-film realizzato da Giovanni Bianco. Il lavoro del professore bovesano, verrà proiettato venerdì 17 novembre alle 21 al Teatro Borelli e sabato 18 alle 16 a Castellar presso il ristorante Da Toju. Il filmato racconta, attraverso 13 testimonianze, la vita di Ramero, classe 1914, uno dei protagonisti della storia contemporanea bovesana. Il figlio Gino illustra la nascita dell’azienda di sviluppo e stampa e ricorda il negozio in corso Trieste, nella casa poi bruciata dai nazifascisti. “Con Gino – spiega Bianco – parliamo anche del periodo trascorso a Roaschia con la banda partigiana (come testimonia il centenario Angelo Dutto), il trasferimento in Argentina e il ritorno a Boves. La sorella Franca, classe 1928, ne ricorda il carattere e il talento artistico”. Altre testimonianze coinvolgono Dante Pellegrino, Carlo Dutto, Italo Giubergia, Graziana e Stefano Pellegrino. Altre voci narranti sono quelle di Giovanni Pellegrino (con la sua fisarmonica), Moreno Giordano (figlio del fotografo Adriano) e Muzio Cerutti. Quest’ultimo testimonia l’epoca della squadra ciclistica “Essebi Ramero”. Un’avventura sportiva portata avanti insieme con Maurizio Soffietti. Gian Cerato ricorda gli anni da dipendente alla “Ramero” e la scelta di aprire un’attività in proprio. “Lui ha visto in me – racconta Cerato – cose di cui non mi ero accorto. Da maestro, mi ha sempre seguito, anche quando ho aperto il primo studio a Fontanelle”. “Alla professoressa Clara Martini – prosegue Bianco – affido il compito di leggere passaggi di un libro scritto dal padre Mario e dedicato a personaggi bovesani. Dalla rivista “Marittime” di Mauro Fantino, propongo un articolo dedicato a Battistino “fotografo della Liberazione a Borgo”.
L’ingresso alle due proiezioni è libero e gratuito.