Cuneo – L’atteso provvedimento governativo che fa slitatre le elezioni provinciali a Cuneo e in altre Province d’Italia è arrivato. È arrivato insieme alle brutte notizie dei tagli in due anni di 100 milioni alle Province, ma è arrivato. Le elezioni per eleggere il nuovo consiglio provonciale, non il nuovo presidente che rimane Luca Robaldo, slittano a luglio 2024, 45 giorni dopo le elezioni amministrative ed europee che sarnano il 9 giugno. Domani, giovedì 16 novembre Robaldo ufficilamente revocherà le elezioni che aveva ufficialmente indetto per il 17 dicembre ben sapendo che il decreto del governo Meloni di slittamento era in arrivo, con la proproga degli attuali consiglieri comunali fino a luglio 2024.
Il governo ha scelto di rimandare le elezioni provinciali, anche quelle già indette, in estate dopo le elezioni amministrative ed europee, come anche richiesto dall’Unione Province Italiane nei giorni scorsi. Le elezioni slittano in 41 province, e una di queste è Cuneo, dove andranno al voto più del 50% dei Comuni. Nella Granda sono 179 su 247. Questo per non avere un consiglio scelto da quelli che potrebbero diventare a giugno ex sindaci ed ex consiglieri comunali. In Piemonte anche Alessandria, Biella, Novara e Verbano-Cusio-Ossola.