Cuneo – Si tiene domani mattina, mercoledì 8 novembre, la conferenza dei servizi sull’ultimo lotto 2.6a, Verduno-Cherasco, dell’autostrada Asti-Cuneo che oggi ancora manca. Sarà presente anche il presidente della Regione Alberto Cirio in videocollegamento proprio dal campo base del cantiere allo svincolo di Alba Ovest. La conferenza avviene un mese dopo che il ministero della Cultura aveva certificato che tutte le prescrizioni che erano state indicate relativamente al progetto definitivo dell’ultimo lotto 2.6a, erano state rispettate.
Erano 31 prescrizioni emerse nel decreto “Via” dell’aprile scorso, quando già la Regione aveva annunciato che tutto era a posto e si poteva partire con il cantiere. In realtà il via del ministero per l’ultimo tratto conteneva trentuno prescrizioni paesaggistiche o faunistiche da seguire per gli ultimi cinque chilometri, ovvero indicazioni che non riguardavano il tracciato, ma suggerivano interventi di tipo paesaggistico, e tra questi la copertura dei tratti in esterna all’altezza della Tenuta di Pollenzo, con le cosiddette gallerie artificiali “metodo-Milano” ovvero scavi particolari su cui si costruiscono muri, pavimentazione e soffitto che verranno poi mascherati da alberi.
Indicazioni che cercano la tutela dell’ambiente e l’esigenza di completare l’infrastruttura, tenendo presente i problemi di impatto visivo e ambientale di un percorso che confina con due aree Unesco, le vigne di Langhe, Monferrato e Roero e le residenze reali di Pollenzo.
Ma rimangono ancora tanti “se” ovvero restano da chiarire, e lo ha sottolineato anche il sindaco di Alba Carlo Bo. Tra queste situazioni, ci sono le questioni delle opere complementari che non solo dovrebbero contenere in modo adeguato l’A33 con la viabilità esistente ma dovrebbero migliorare le strade attuali.